Per la fine del Ramadan, un augurio di pace

È un augurio di pace quello rivolto dalla Chiesa trentina alla comunità islamica locale in occasione della fine del Ramadân: un mese, per i credenti musulmani, che è occasione di riflessione personale e incontro comunitario, ascolto e preghiera. “Ascoltare la Voce del Signore significa riconoscerlo sempre presente, in ogni azione, in ogni pensiero; significa riconoscerne la Voce in mezzo alle tante voci umane che talvolta la offuscano”, si legge nel messaggio diffuso dal Centro pastorale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso. Di fronte alla “morsa satanica della violenza, dell’aggressione e dell’individualismo”, “l’unica risposta possibile non può che essere il ritorno ad una maggiore fedeltà della volontà di Dio, ad una maggiore serietà dei nostri comportamenti, ad una vita di compassione”.

“Vi auguriamo, con franchezza cristiana, – prosegue il messaggio – di poter sempre più diventare strumenti di pacificazione, di solidarietà, di partecipazione comunitaria”. Un appello alla pace forte e urgente, “che dovremmo tradurre con scelte di ascolto, pazienza, comprensione, capacità di perdono. Nessun’altra via potrà veramente testimoniare la Presenza di Dio tra di noi”.

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