La longevità sui pedali del format “Biciclissima”

Il giornalista Gabriele Buselli con Giovanni Danieli e l’ospite Francesco Moser nella puntata per i 70 anni del campione trentino

Filippo Ganna ha regalato uno dei momenti più emozionanti del recente Festival dello Sport quando in una lunga intervista non ha nascosto di voler ritoccare il record dell’ora in futuro, ma di non sentirsi ancora pronto. Il vero spettacolo lo ha dato però nell’intenso video registrato per l’occasione sulle salite trentine durante le quali (anche a beneficio degli sponsor) ha confessato la sua passione genuina per la lotta contro il tempo e per il ciclismo. Che rimane uno degli sport più popolari e televisivi (lo scenario cambia ad ogni chilometro), come ha finalmente compreso Mamma Rai riservando lunghe ore alle grandi corse a tappe che ispirano il popolo di cicloturisti e bikers: basta pensare al successo della salita della Sega di Ala così decisiva nell’ultimo Giro d’Italia.
Ma anche il panorama televisivo trentino presenta una trasmissione che Trentino TV ha lanciato nel 2002 e non dà segnali di stanchezza: parliamo di “Biciclissima” che ha ormai sforato i confini provinciali, richiesta e replicata da altre emittenti private con copertura anche nazionale: gli spettatori si gustano gli itinerari delle nostre valli (non solo le 23 “storiche” salite), ripercorrendone il passato glorioso e gli aspetti paesaggistici mozzafiato.

L’intuizione del conduttore cicloturista Gabriele Buselli è raccontare questi tracciati tra storia e leggenda, con un sorriso complice che riesce a mascherare anche la fatica deile pendenze più impegnative.

Ad allietare la sua allegra squadra (con Giovanni Danieli che ha anche musicato la canzone-inno della trasmissione) non mancano amici ed ex campioni del ciclismo trentino che offrono spiegazioni tecniche, senza sottrarsi all’atmosfera svagata.

“Da ragazzino mai avrei immaginato che Francesco Moser un giorno sarebbe diventato mio gregario”, la battuta di Buselli mentre il buon Checco lo spingeva in salita durante la puntata dedicata ai 70 anni del campione paludero.

La trasmissione è cresciuta di qualità negli anni: con una registrazione dell’audio molto felice, una colonna sonora che conferisce ritmo, un utilizzo misurato dei droni per sorvolare e accompagnare dall’alto il piccolo drappello dell’allegra brigata in scia dietro Buselli (anzi, davanti a lui). Ma il segreto del successo sta nel lavoro di post – produzione con il quale si riesce ad andare ben oltre la formula ripetitiva di ogni uscita: convocazione e presentazione del percorso, salita e interviste, commento finale con saluti. Al montaggio si arricchisce ogni puntata con effetti gustosi ed una sapiente alternanza fra parlato e musica, interviste e panoramiche, ritagliando spazi preziosi anche per le peculiarità del territorio e gli incontri occasionali.

Ma il format di “Biciclissima” (sulla stessa emittente è partita anche “Golfissima”) trova la sua forza nel creare e alimentare anche una comunità di fedelissimi che rimane agganciata attraverso i social, in una felice contaminazione fra piattaforme multimediali. È lo stesso fenomeno che anche RTTR ha visto premiato con il successo della trasmissione di sport invernali, “Sottozero”, da cui il conduttore Michele Pasqualotto ha ricavato l’idea di formare un vero e proprio gruppo sportivo.

“Biciclissima” ha appena vent’anni, si rialza sui pedali ma può scattare ancora. Riesce a mettere in sella anche chi sta in poltrona, portandolo su tornanti lontani.

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