Ingegneri trentini in assemblea: “Gli studi lavorano a pieno ritmo, ma preoccupa l’eccessiva frammentazione”

Si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 22 dicembre al Muse di Trento l’Assemblea generale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, che ha messo al centro della discussione temi di grande attualità, come gli incentivi edilizi ed il PNRR

“Stiamo vivendo un momento complesso ma di grande attività, che nel marzo 2020 non era immaginabile”, ha detto il Presidente dell’Ordine Francesco Misdaris, commentando di fronte agli iscritti i trend legati alla professione:  “Grazie agli interventi dello Stato in ambito pubblico e privato, con particolare riferimento al Superbonus 110% e alle riforme sull’affidamento diretto, gli studi stanno lavorando a pieno ritmo. Siamo tornati ai ritmi ante 2012  – ha proseguito –  ma con un modello economico diverso, alimentato da strumenti emergenziali,  con dei punti potenzialmente critici che vanno tenuti sotto controllo. La politica del piccolo intervento sta disgregando gli studi più grandi e strutturati, mentre il PNRR richiede strutture e progettualità complesse”. Pur con lo spirito ottimistico dato da una situazione attuale più rosea rispetto alle iniziali previsioni, il Presidente ha sottolineato la necessità di uno sforzo comune da parte dell’ente pubblico e delle realtà private per rispondere alle sfide del PNRR, fare passi avanti per la transizione digitale, la transizione ecologica e la realizzazione delle grandi opere.  

Il tema è stato approfondito anche in serata nella tavola rotonda “PNRR – Agenda per il Trentino 2022-2026: I progetti e le ricadute sul territorio – prima giornata” a cui ha preso parte il vicepresidente della Provincia Mario Tonina. “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una grande opportunità per il Trentino” così Mario Tonina, intervenuto nel corso dell’assemblea al Muse. “Di fronte a queste numerose progettualità – ha aggiunto – che riguardano sia le risorse già assegnate al Trentino in tema di trasporti, ciclovie ed edilizia scolastica, ma anche quelle che attendiamo in settori strategici, quali il settore idrico fognario ambientale e il ciclo dei rifiuti, dobbiamo tenere conto di una priorità tra tutte. Ovvero l’esigenza, che mi sta particolarmente a cuore in quanto assessore all’ambiente, di non far mai venire meno l’impegno per la tutela del suolo. Sono certo che con il contributo di tutti, istituzioni, imprese, categorie tecniche e professionali, riusciremo a costruire strumenti efficaci di gestione degli impatti delle future trasformazioni, garantendo al territorio innovazione e equilibrio”. 

Sono seguiti gli interventi del Presidente di Ate/Ance Trento Andrea Basso e del Presidente dell’Associazione Artigiani Trentino Marco Segatta. Mentre nel pomeriggio il tema è stato approfondito grazie agli interventi “Il PNRR: che prospettive di investimento per il prossimo futuro” a cura del dirigente generale della provincia di Trento Raffaele De Col e “La Missione 2 e 3: quali opportunità per la nostra categoria” della dirigente generale della provincia di Trento Laura Pedron. Tra gli ospiti anche Paride Gianmoena, Presidente del Consorzio dei Comuni trentini. 

Nel corso della giornata sono inoltre stati ricordati alcuni dati quantitativi relativi agli iscritti. Sono 2840 i professionisti attualmente aderenti all’Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento, con un saldo positivo dato dal numero di nuovi iscritti (316) contro 261 cancellazioni. Del totale degli iscritti il 3,73% è rappresentato da laureati triennali mentre la restante percentuale ha laurea magistrale, il 43% svolge attività professionale riservata mentre il 57% è rappresentato da dipendenti pubblici, aziendali o operanti nel terzo settore. Gli ingegneri sono l’82,95% del totale mentre le ingegnere il 17,15%. Prima di passare all’approvazione del Bilancio previsionale 2022 e la presentazione dei volumi “Form Follow Structure” da parte di Valentina Eccher e “Idee Costruite” condotta da Giulio Ceriani, sono stati anche ricordati i servizi che l’ordine offre ai suoi iscritti, in collaborazione con la Fondazione Negrelli. Da sottolineare l’impegno nella formazione che, grazie al progetto FAD ha permesso nel 2020 lo svolgimento di 83 eventi e 54 corsi on-demand per un totale di 993 ore di formazione, con l’erogazione di 8832 crediti. 

L’attuale Consiglio dell’Ordine è stato eletto nel 2017. Lo scorso autunno si sarebbero dovute tenere le nuove elezioni, sospese a causa di un ricorso nazionale che ha portato all’annullamento del regolamento vigente, con rischio di non validità delle elezioni che si sarebbero dovute svolgere. Per questo il Consiglio ha scelto di rimandare le consultazioni. Il Presidente Gian Maria Barbareschi ha recentemente rassegnato le due dimissioni cedendo il testimone, in attesa di nuove elezioni, al vicepresidente Francesco Misdaris. 

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