Come sarà il nuovo ospedale di Fiemme, Fassa e Cembra? Le anticipazioni della Giunta

Si è svolto nella sala consiliare di Predazzo l’incontro tra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana ed i vertici dirigenziali della Provincia e di Apss, con i sindaci e i rappresentanti istituzionali del territorio, durante il quale sono state illustrate le potenzialità del nuovo progetto e l’iter di valutazione riferito alla proposta per la progettazione, costruzione e gestione tecnica del nuovo ospedale di Fiemme, Fassa e Cembra.

“Siamo qui – ha detto il presidente – con i sindaci, i rappresentanti di Comunità, i consiglieri provinciali e i parlamentari vicini a questi territori, per spiegare a che punto siamo arrivati dal punto di vista tecnico e ribadire che l’iter che si aprirà per arrivare alla decisione dell’Amministrazione provinciale sarà aperto a tutti gli attori istituzionali. Vogliamo anche chiarire, soprattutto su alcuni aspetti della valutazione, ad esempio sul ruolo del Navip, il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici che dà un parere tecnico giuridico finanziario sul progetto”. L’iter del Navip è in corso e il parere definitivo, ha anticipato il presidente,  è atteso nelle prossime settimane.

Quello svolto è soltanto il primo degli incontri con gli amministratori locali sul progetto, a cui ne faranno seguito altri coinvolgendo tutti gli attori istituzionali sul territorio, ha voluto sottolineare Fugatti, ricordando che il finanziamento già stanziato per l’ospedale di Cavalese è ancora disponibile e resterà tale fino alla decisione finale.

L’illustrazione tecnica dell’iter di valutazione della proposta è stata affidata al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e ai dirigenti Antonio Tita (Agenzia provinciale appalti e contratti), Roberto Andreatta (Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione) e Stefano De Vigili (Umst gestioni patrimoniali e motorizzazione civile). Menzionati gli aspetti relativi a inquadramento territoriale (l’ipotesi di collocazione riguarda la piana dei Masi di Cavalese), la viabilità, il processo pianificatorio, anche con i tempi per il deposito delle osservazioni anche da parte di Comunità e Comuni, le questioni urbanistiche.

La comparazione delle soluzioni dal punto di vista organizzativo, tra la demolizione e ricostruzione per fasi dell’attuale ospedale di Cavalese e la nuova costruzione oggetto del PPP, è stata effettuata dai tecnici della Provincia congiuntamente a quelli di Apss.

Il presidio sanitario che verrà individuato per gli ambiti di Fiemme, Fassa e Cembra, ha sottolineato Antonio Ferro, direttore generale facente funzioni di Apss, “avrà un ruolo cruciale nell’ambito dell’ospedale policentrico individuato dalla nuova riorganizzazione dei servizi sanitari in Trentino e sarà una parte integrante del progetto della Scuola universitaria di medicina”. Secondo il direttore del Servizio ospedaliero provinciale di Apss Pier-Paolo Benetollo, “un ospedale moderno deve essere caratterizzato da una elevata flessibilità strutturale e impiantistica in modo da essere pronto ad accompagnare ogni evenienza futura: il Covid insegna”.

 

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