Parte da Trento un progetto pilota dedicato ai giovani che non studiano e non lavorano

Si chiama C.O.P.E., ed è un progetto dedicato ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti “Neet”. Il progetto, avviato ufficialmente tra il 25 e il 26 gennaio, è finanziato dalla Commissione Europea ed è coordinato dalla Provincia di Trento, in particolare dal dipartimento Salute e Politiche Sociali.

Si punta a costruire una rete di prossimità per raggiungere i Neet, attraverso il coinvolgimento di soggetti istituzionali, organizzazioni di tutela e volontariato e portatori di interesse. Le due azioni “pilota” si svolgeranno a Trento e a Lisbona, per poi essere trasferite anche in altri territori, diventando così buone pratiche a livello italiano ed europeo.

“L’obiettivo generale del progetto – spiega Stefania Segnana, assessora provinciale alla salute – è quello di innovare e rafforzare gli interventi per contrastare le vulnerabilità dei giovani non impegnati nello studio, senza lavoro e non inseriti in un programma di formazione professionale. Si tratta di interventi complessi e coordinati, che riguardano più settori di competenza e sono pensati per affrontare le barriere all’integrazione sociale e quelle che si frappongono all’accesso al mercato del lavoro. Per far questo è necessario rispondere in modo personalizzato a vulnerabilità dovute a isolamento sociale, problematiche cognitive, psicologiche, comportamentali o da deficit interpersonali“.

L’iniziativa è finanziata a livello europeo nell’ambito di EaSI, il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale, per oltre per oltre 798.600 euro, di cui 169.485,86 euro per la Provincia autonoma di Trento. Sono coinvolti 7 partner, provenienti da 4 Paesi europei, tra cui la Federazione trentina della Cooperazione, Gruppo Coges Don Milani di Mestre, l’Università Nova di Lisbona (Portogallo), l’Università di East London (Inghilterra), la Fondazione Europea per la filantropia e lo sviluppo della società (Croazia) e SHINE 2Europe (Portogallo).

“C.O.P.E.”, nome del progetto, sta per  Capabilities, Opportunities, Places and Engagement: Approach for Social Inclusion of Difficult to Reach Young People through a “Relational Proximity Community Network” (Capacità, opportunità, luoghi e coinvolgimento: un nuovo approccio per l’inclusione sociale di giovani difficili da raggiungere attraverso una rete comunitaria che promuova una vicinanza relazionale).

Ha dato il via all’iniziativa la delibera provinciale dello scorso novembre dell’assessore competente Achille Spinelli. Il progetto è stato avviato l’1 gennaio 2022, con una durata di 24 mesi.

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