La fiaccolata della pace dei bambini della primaria di Coredo per dire no alla guerra

È stata immediata la reazione dei bambini della Scuola Primaria di Coredo e dei loro insegnanti di fronte alla notizia dell’inizio dei conflitti bellici in Ucraina: in un paio di giorni hanno organizzato una fiaccolata per la pace che si è tenuta tra le vie di Coredo lo scorso venerdì sera ed alla quale hanno partecipato numerosi anche i genitori degli alunni.

I bambini hanno anche appeso alle finestre della scuola delle bandiere della pace e realizzato dei cartelloni e produzioni artistiche in vista sulle vetrate al fine di lanciare un messaggio unito e forte: un no alla guerra in tutte le sue forme ed una esplicita vicinanza a tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo ingiustamente a causa di questo conflitto.

Una bandiera con i colori della pace per ciascuno e una lanterna: questi sono stati gli oggetti simbolo che i ragazzi hanno preparato e portato ciascuno in marcia partendo dalla scuola primaria di Coredo, attraversando buona parte del paese sino a raggiungere la piazza. Ad aprire il corteo gli alunni delle classi quinte che portavano un grande cartellone con sopra raffigurato il planisfero corredato dalla scritta “Cittadini del mondo”, per ricordare che non esistono divisioni di nazionalità di fronte al diritto universale dell’uomo di vivere in pace.

I bambini si sono alternati nella lettura di tre poesie: “Ho dipinto la pace” di Tali Sorek, “La pace” di Li Tien Min e “Promemoria” di Gianni Rodari: “…Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio la guerra”, così scrive Rodari nella sua opera, che oggi sembra volerci ricordare un principio purtroppo per alcuni per nulla consolidato; questo leggono i ragazzi di fronte ad un folto pubblico attento ed anche un po’ incredulo di fronte alle evoluzioni del conflitto in corso, riunito per ricordare a tutti che la pace si deve costruire ogni giorno, mai scontata, condizione imprescindibile per la crescita dell’umanità.

L’intera piazza ha terminato questa marcia intonando la canzone “Risposta non c’è”, tradotta dall’originale “Blowin in the Wind” di Bob Dylan. Un grazie va anche al comune di Predaia ed ai Vigili del Fuoco che hanno supportato l’iniziativa e scortato il corteo.

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