Moena attende il novello sacerdote Mattia Vanzo nel segno della tradizione. Comunità parrocchiale e associazioni del paese da tempo si sono mobilitate per festeggiare un evento ormai raro nel panorama di Fiemme e Fassa, ma anche in tutto il Trentino.

I più attivi sono i coscritti (classe 1990)e “El grop de Ciajeole”, il rione dove la famiglia Vanzo abita. I gruppi hanno svolto una attenta ricerca storica per “seguire fedelmente la consuetudine di un tempo”. Sarà costruito quindi l'arco con rametti di abete davanti alla porta laterale della chiesa, quella che si trova al termine della strada intitolata a don Giovanni Iori. Anche piazza Scopoli, dove don Mattia arriverà domenica dopo una visita privata alla chiesetta della Madonnina, sarà addobbata a dovere.

Nella piazzetta il giovane sindaco Edoardo Felicetti saluterà il festeggiato quindi partirà il corteo guidato dalla banda comunale, gruppo indispensabile in ogni grande evento moenese. Dopo una breve visita al cimitero per un ricordo ai defunti e ai sacerdoti che qui sono stati sepolti, il novello sacerdote riceverà il benvenuto da parte di Elena Testor, procuradora del Comun general. All’ingresso una sosta al fonte battesimale prima di iniziare la Messa animata solennemente dal coro parrocchiale. La festa di paese inizierà davanti all’oratorio con un aperitivo per proseguire poi nelle vie del paese fino al centro di Navalge dove una folla, valutata tra le 400 e le 500 persone pranzerà insieme. Nel pomeriggio i vespri solenni chiuderanno la giornata. Il programma non dà testimonianza dell’impegno che da tempo molte persone portano avanti per festeggiare un traguardo tanto atteso. La comunità parrocchiale si prepara spiritualmente nelle sere di mercoledì, giovedì e venerdì alle 20, con un triduo di riflessione e di preghiera. Per il parroco don Enrico Conci si tratta di una doppia festa. Sabato in Duomo saranno ordinati insieme l’ex parrocchiano Riccardo Pedrotti di Marco (Rovereto), dove don Enrico ha operato per tanti anni, e Mattia Vanzo conosciuto a Moena nel 2000 in veste di chierichetto. “Peccato che non possa essere presente ai festeggiamenti di Riccardo – spiega don Enrico Conci – ma non ho poteri di essere contemporaneamente in due luoghi diversi”.