Strage del Cermis, ciò che non si può dire. Pino Loperfido presenta il suo nuovo romanzo

Le prime tragiche immagini della tragedia del Cermis del 1998. Foto © Gianni Zotta

Come si può raccontare ciò che viene dopo e il “prima” che ha portato a quel volo temerario? Cosa dire quando a terra restano la neve rossa e le lamiere gialle? Come ritrovare le parole quando sono zittite dall’ingiustizia e prevale la rimozione? Pino Loperfido si è lasciato interpellare dalle domande e le sue anime di giornalista, autore teatrale e scrittore hanno trovato corpo in un romanzo, 20 anni fa, rimasto inedito, da cui è stato tratto il monologo teatrale interpretato da Andrea Castelli, e da Mario Cagol e Alessio Zeni nella nuova produzione del 2019 del Teatro di Villazzano.

Poi, per il 24° anniversario della strage del Cermis, ha deciso di pubblicarlo, mettendo nero su bianco in una nuova veste “Ciò che non si può dire” (Edizioni del Faro, pp.172, 2022): la tragedia, rimasta impunita, l’insensatezza del “gioco” di manovre spericolate dall’esito mortale dell’aereo da guerra americano nei cieli della val di Fiemme il 3 febbraio 1998, quando tranciando i cavi della funivia del Cermis, uccise le venti persone a bordo, precipitate nel vuoto a Masi di Cavalese, l’indignazione per l’assoluzione dei piloti statunitensi, il dovere di fare memoria.

Cermis, il recupero delle vittime. Foto © Gianni Zotta

Il libro è dedicato a Marcello Vanzo (1941-1998), e l’autore affida il racconto della vicenda al protagonista e voce narrante Francesco (il manovratore superstite che era sulla cabina rimasta su dopo il passaggio dell’aereo, ndr), intrecciata a quella della sua vita e della sua valle, consegnando una descrizione quasi giornalistica dei fatti corredata da una “Cronologia di una strage” che fa riferimento al periodo 1996-2022. Il 28 ottobre 2021 e il 4 febbraio 2022, all’indomani dell’anniversario, si sono infatti verificati altri sorvoli a bassa quota delle valli di Fiemme e Fassa da parte di una formazione di F-16 della Belgian Air Force e di un F-16 americano diretto verso la base di Aviano.

“Il racconto del Cermis” in versione romanzo-inchiesta inaugura, inoltre, “Solenoide”, nuova collana a cura dello stesso Loperfido che punta a superare il concetto di romanzo tradizionale, facendosi “lima, lenzuolo, vanga” per indagare le ragioni dello stare al mondo. Vincitore di numerosi premi come monologo teatrale, il volume, già ammesso al prestigioso Premio Estense 2022, approderà in una sede prestigiosa, domenica 22 maggio (alle 10.45, Sala Indaco), l’autore sarà infatti al 34° Salone Internazionale del Libro di Torino, dedicato quest’anno ai “Cuori selvaggi”, presentato dalla giornalista e scrittrice Sara Hejazi, con letture dell’attrice Chiara Turrini, volto noto del teatro e delle fiction televisive.

Pino Loperfido

Il tour trentino di presentazione del libro inizia insieme a loro martedì 26 aprile, alle 18, alla Bookique, in via Torre D’Augusto 29, a Trento, in collaborazione con la libreria due punti, mentre mercoledì 27, alle 20.30, Loperfido sarà a Cavalese, in dialogo con l’assessora alla Cultura Beatrice Calamari in sala Frasnelli (sopra la Biblioteca comunale, in via Marconi, 10), all’interno della rassegna “Più Storia&più Storie. I mercoledì con l’autore”, in collaborazione con la Libreria Lagorai di Predazzo. Annunciata la presenza di Anna Vanzo, figlia di Marcello (info: biblioteca@comunecavalese.it). Sabato 7 maggio, alle 17.30, lo scrittore sarà ospite alla Libreria Athena di Pergine Valsugana con Francesco Bindi, formatore e divulgatore informatico, e mercoledì 11 maggio, alle 19, alla Libreria Arcadia di via Fontana 16, a Rovereto, con il libraio e scrittore Giorgio Gizzi.

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