A Roncegno l’ordinazione diaconale di Michele Maurizio Mastrolitti, agente della polizia penitenziaria nel carcere di Trento

L’ordinazione di Michele Maurizio Mastrolitti a Roncegno domenica 24 aprile

E’ stata una grande festa quella che ha coinvolto la comunità di Roncegno domenica 24 aprile. Michele Maurizio Mastrolitti, agente della polizia penitenziaria nel carcere di Trento, è stato ordinato diacono.

46 anni, di origini foggiane ma valsuganotto d’adozione – vive a Roncegno dal 2007 -, Mastrolitti è sposato ed ha tre figlie. Alla cerimonia erano presenti anche molti colleghi di Mastrolitti, tra cui la direttrice della Casa Circondariale Anna Rita Nuzzacci, il comandante del Corpo di polizia penitenziaria Ilaria Lomartire e il cappellano del carcere don Mauro Angeli.

Il sindaco di Roncegno Mirko Montibeller ha ringraziato Michele per la sua testimonianza di servizio a favore della comunità. Gli ha fatto eco nell’omelia il vescovo Lauro Tisi, che ha sottolineato il ruolo dell’ambiente carcerario nel far maturare la vocazione diaconale: “Ogni volta che varco il cancello del carcere di Spini – ha detto il Vescovo – vedo tanta umanità, luogo della vita che trionfa. Non è il luogo della serenità ma, cominciando dai carcerati e dagli agenti, si vede gente che si spende per gli altri, considerando chi ha errato non come uno sbaglio, ma come una persona“.

Monsignor Lauro Tisi ha quindi collegato questo spirito alla storia di Michele Maurizio Mastrolitti, che ha maturato la scelta di diventare diacono: “È un segno di risurrezione, come Michele che da papà impegnato, con un lavoro stressante, accetta di mettersi a disposizione, a servizio della comunità. È testimonianza della vitalità di Gesù di Nazareth. Vai Michele, e racconta a tutti che la vita vince la morte. Il risorto ti affida la Parola di Dio perché sia per te lampada nell’oscurità. E per voi tutti, coraggio, non è finita, l’ultima parola nella storia è quella dell’amore, non quella del cannone o del fucile. Torniamo a frequentarci, a ritrovare la gioia del ritrovarci”.

Hanno partecipato alla celebrazione tanti fedeli di tutta l’unità pastorale dei santi Pietro e Paolo che comprende, oltre a Roncegno, anche Marter, Novaledo, Ronchi e Santa Brigida. C’erano anche don Ferruccio Furlan, vicario episcopale per il clero e referente per la formazione dei diaconi permanenti, e don Giulio Viviani, che ha curato la formazione di Mastrolitti.

Il nuovo diacono era attorniato anche dalla comunità dei diaconi permanenti della Diocesi di Trento: c’erano in particolare gli ultimi due diaconi ordinati, Michele Albertani e Antonello Siciliano.

Dopo il saluto e ringraziamento conclusivo del parroco dell’unità pastorale don Paolo Ferrari, l’arcivescovo Lauro Tisi ha voluto impartire “una particolare benedizione ai fratelli del carcere ed agli agenti, perché noi non li vediamo spesso, ma loro ci sono tutti i giorni”.

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