In Trentino 2.180 profughi ucraini secondo il Cinformi. La Provincia incontra il capo della Protezione civile Curcio

L’incontro tra il responsabile della Protezione civile Curcio e la Provincia di Trento

“Siamo abituati a contrastare gli effetti di calamità ed incidenti, ma la guerra è un’altra cosa e coinvolge dinamiche molto complesse e globali”. Queste le parole di Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che ha incontrato questa mattina, 5 maggio, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

“Un conto è gestire profughi uomini, giovani, soli – ha proseguito Curcio -, un altro invece affrontare le esigenze di donne, spesso con figli, o anziani”.

Sono circa 107mila gli ucraini presenti in Italia in questo momento. Oltre il 90 per cento non grava sui sistemi di accoglienza territoriali perché ha scelto una “via autonoma”.

“Il Paese ha scelto tre modelli – ha spiegato Curcio -: il rinforzo della rete ordinaria che fa capo alle prefetture, l’accoglienza diffusa, infine l’autosostegno che da qualche giorno permette a questi cittadini di presentare domanda sul sito della protezione civile nazionale. Finora abbiamo censito 23mila domande, ed in Trentino siamo attorno al 34 per cento delle circa 800 persone che hanno già presentato domanda di protezione temporanea alla Questura di Trento. Ovviamente si tratta di dinamiche in forte evoluzione che devono essere costantemente monitorate”.

Il Trentino rispecchia l’andamento nazionale. Secondo i dati del Cinformi (aggiornati alla mattina di giovedì 5 maggio) sono 2.180 gli sfollati presenti sul nostro territorio, per il 90 per cento donne. I minorenni sono 47. Di queste persone, 1.755 hanno trovato sistemazione in autonomia, attraverso reti parentali o amicali, mentre 425 risultano accolti nell’ambito del protocollo tra Provincia e Commissariato del Governo.

Il Trentino ha messo a disposizione 2.996 posti letto. Sono 115 i territori comunali in cui sono distribuite le persone, cifra che comprende i 560 del sistema di accoglienza della Provincia.

Erano presenti all’incontro con Curcio anche l’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana, l’assessora comunale Chiara Maule, il commissario del Governo Gianfranco Bernabei, il questore vicario Luigi Di Ruscio, i rappresentanti dei comuni e i dirigenti dei dipartimenti provinciali più coinvolti nel sistema di accoglienza: protezione civile (Raffale De Col), salute (Giancarlo Ruscitti) ed istruzione (Roberto Ceccato).

“Una presenza importante – ha detto il presidente Fugatti nel ringraziare Curcio per la sua visita – che testimonia l’ottimo livello di collaborazione di tutte le organizzazioni che a livello tanto statale quanto locale operano nel nome della sicurezza dei cittadini”.

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