Giro d’Italia 2022 Tappa 6: A Scalea è Démare la ruota più veloce

“Il poeta deve cercare di tenere scolpita nella fantasia qualche azione particolare nella quale concorrano tutti quegli affetti di cui vuol fare immagine“ così il più importante filosofo, matematico e medico di Scalea, Gregorio Caloprese, incitava l’utilizzo della fantasia. E si sa da sempre che l’azione immaginifica porta profondità alle parole e alle cose che si guardano e vivono. Chissà quali e quante sfumature di blu e di macchia mediterranea vedranno oggi i ciclisti. Chissà quali fantasie scaturiranno nei loro cuori. Si comincia a risalire il bel Paese, passando dalla Calabria nella costa tirrenica. Da Palmi a Scalea per 192 km in cui gettarsi nel superbo paesaggio della nostra costa.

Una tappa tranquilla con l’unica asperità di giornata molto semplice a trenta km dal via. Un’occasione d’oro, quindi, per le ruote veloci e per combattere a ranghi serrati per la maglia ciclamino, la maglia della classifica a punti.  Un solo uomo scatta in fuga già dai primi colpi di pedale. Diego Rosa della EOLO Kometa, infatti, si gode una passerella lunga oltre 170 km, quando il gruppo lo raggiunge. Le squadre dei velocisti prendono il controllo della situazione a 28 km dal traguardo. Nell’ultimo km è una battaglia adrenalinica per tenere la testa del gruppo. La Groupama-FDJ riesce ad infilarsi nelle posizioni migliori. Guarnieri sbava il lancio del capitano francese, mentre Caleb Ewan battezza la ruota di un Cavendish scatenato. Arnaud Démare, tuttavia, con uno scatto sinuoso ed impeccabile rimane dietro a Ewan fino all’ultimo e lo supera con un colpo di reni al cardiopalma.

Bis di Démare, quindi, e maglia ciclamino cucita addosso. La maglia rosa e la maglia bianca di Juan Pedro Lopez non è mai stata in pericolo, per cui può godersela per un altro giorno ancora. La maglia blu, punti della montagna, è ancora salda sulle spalle di Lennard Kämna. Un ultimo ringraziamento va dato ad un ragazzo siciliano che ieri con aria commossa ha annunciato il suo ultimo giro di ruota.

Dopo tanto mare è irrinunciabile un buon piatto di pesce. Dalle alici cucinate in ogni modo possibile (fritte, ripiene, in umido, marinate…) al pesce spada arrostito, passando infine per il baccalà e tutto il pesce azzurro, considerati sovrani delle tavole di Scalea.

 

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