Ingegneri trentini in assemblea, tra futuro della professione e le opportunità date dal PNRR

Sono state le prospettive della professione ingegneristica e del territorio l’argomento al centro della discussione durante l’Assemblea Generale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, tenutasi mercoledì 25 maggio al Palacongressi di Riva del Garda. 2890 iscritti. gli iscritti all’Ordine, di cui 2384 sono uomini e 506 donne, che il prossimo 15  giugno, saranno chiamati a elezioni per il rinnovo delle cariche: l’Assemblea generale infatti è stata l’ultimo incontro organizzato dell’attuale consiliatura in carica dal 2017, guidata dal Presidente Francesco Misdaris, che è succeduto a Gian Maria Barbareschi.

Nel suo discorso introduttivo, il Presidente Misdaris ha posto l’accento sulle principali sfide affrontate negli ultimi anni e su quelle che attenderanno i colleghi del nuovo Consiglio. Il Presidente ha ricordato l’impegno per dare voce alle richieste della categoria sui temi dell’urbanistica e dei lavori pubblici ma anche in generale sulla figura dell’ingegnere, affinché possa ritrovare un ruolo centrale nel tessuto sociale ed economico del Paese. 

Non possiamo dimenticare – ha ricordato Misdaris – che da un paio d’anni c’è stato il ritorno effettivo e reale all’affidamento diretto di tipo fiduciario per gli incarichi professionali. Una battaglia iniziata nel lontano 2015. Il professionista è tornato così ad essere identificato come una persona capace di svolgere un’opera intellettuale e non solo un esecutore di un servizio. Il tutto – ha proseguito – grazie alle modifiche normative locali, gestite con la Provincia a seguito dell’emergenza 2020, ma purtroppo naufragate all’inizio di quest’anno rispetto ad una sentenza della Corte Costituzionale che mette in discussione il metodo Trentino nell’individuazione del professionista e dei team per la realizzazione di opere pubbliche. La nostra autonomia dovrebbe lavorare per far sì che il Trentino diventi un modello per l’Italia, visto anche il naufragio della norma ordinaria sui contratti pubblici a livello nazionale, riconosciuta come un brutto esempio di semplificazione”.

Un altro grande tema attuale – ha detto Misdaris –  è quello della gestione dei cantieri in un mercato economico impazzito. Ci troviamo a gestire progettualità di qualche anno fa i cui prezzi non sono più attuali, con una norma talmente rigida, frutto di una storica azione post tangentopoli, che impedisce di poter lavorare con serenità e professionalità nel compiere l’opera secondo il progetto e nei tempi stabiliti. Nell’autonomia di questa provincia – ha sottolineato Misdaris – dobbiamo essere pionieri nella riforma della gestione delle opere pubbliche prevedendo l’adeguamento ai prezzi di mercato reali nel corso dell’esecuzione dell’opera e non nella fase progettuale, per avere il reale impegno economico rispetto alla programmazione”. 

Il terzo punto evidenziato dal Presidente è stato quello della semplificazione, “un problema che può essere risolto solo con la totale riscrittura delle norme e con una forte riflessione per capire se l’intenzione dell’autonomia sia quella di preservare un testo normativo provinciale o assumere il testo nazionale declinandolo con le eccezionalità del nostro territorio”.

Misdaris ha ringraziato lo staff che ha accompagnato il lavoro del Consiglio in questi anni, i colleghi consiglieri, i rappresentanti del Consiglio di disciplina e della Fondazione NegrelliL’evento è proseguito, come da programma, con gli adempimenti istituzionali e con il convegno che completa il ciclo di incontri di approfondimento sul PRNN promosso dall’Ordine, avviato nel dicembre 2021, dal titolo “2022. Nuovi equilibri europei tra PNRR e conflitti. Al centro del dibattito, le prospettive delle opportunità date da questa misura anche alla luce di una situazione internazionale critica, segnata dal conflitto in Ucraina che sta impattando anche sul caro materiali. Sono intervenuti il Vicepresidente della Provincia di Trento Mario Tonina, la senatrice Donatella Conzatti, la senatrice Elena Testor, l’onorevole Vanessa Cattoi, e Alfredo Maglione in rappresentanza di Confindustria Trento.

Nel corso dell’assemblea, inoltre, sono stati consegnati, come da tradizione, i timbri ai nuovi iscritti e le medaglie d’oro per i 50 anni di laurea. Di seguito i nominativi degli ingegneri che hanno ricevuto il riconoscimento. 

Nuovi iscritti: Arrigo Avi, Sara Belleri, Luca Bellini, Ivan Benedetti, Silvia Bert, Giovanna Bettonte, Stefano Bezzi, Francesca Biasiolli, Rosa Bortolotti, Luigi Boso, Francesca Brighenti, Michele Brugnara, Alessia Campedel, Alessio Casna, Valeria Francesca Caspani, Giorgia Ceccato, Fabio Chiarani, Erik Chini, Simone Condini, Pierfrancesco Corsi, Matteo Cutillo, Thomas Dal Monte, Clarissa Dallago, Francesco Del Greco, Melissa Lucila Facchin, Vittoria Franceschi, Laura Gaetani, Thommy Gazzini, Marco Girardi, Tommaso Girlando, Elena Gozzi, Claudio Granatiero, Sabrina Hannuss, Pietro Iob, Nicolò Maule, Andrea Menapace, Gianandrea Montibeller Lovato, Caterina Mosaner, Lorenzo Oss, Francesco Paoletti, Enrico Paoli, Andrea Pedrolli, Larry Perin, Riccardo Pittigher, Sergio Planchestainer, Eleonora Rampazzo, Silvia Ricciuti, Riccardo Giovanni Rossi, Gabriele Sadler, Alessandro Scardi, Michele Speri, Michele Stanchina, Davide Viola, Giulia Weber, Elisabetta Zampiccoli, Gianluca Zanolini, Daniele Zanoni, Federica Deimichei, Nicola Gorollo, Romano Pellegrin, Francesco Campoli, Gjon Cela, Marco Cesco. 

Medaglie d’oro: Mario Basso, Federico Bonetti, Andrea Carloni, Giuseppe Dal Piaz, Giovanni Dispinzeri, Franco Ianes, Enrico Iori, Armando Silli. 

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