A settembre, rischio cattedre vuote senza un nuovo concorso

Più di un centinaio di posti a tempo indeterminato su medie e superiori, a causa di graduatorie ormai esaurite, sono scoperti in Trentino. Però, mentre le cattedre restano vuote, docenti anche con anni di insegnamento restano precari. Lo Stato è corso ai ripari con un concorso bis per tutti gli insegnanti con almeno 3 anni di servizio: chi passerà la selezione a settembre sarà stabilizzato e agli studenti verrà garantita la continuità didattica. Questo non avverrà, però, in Trentino, lamenta il sindacato Flc Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza). Non solo: i posti messi a concorso in alcune discipline sono insufficienti a coprire tutte le cattedre disponibili, ne mancano altri cento. Da qui la richiesta di Flc di assumere non solo i vincitori del concorso, “ma anche tutti gli idonei”.

“Non solo sono finiti i tempi in cui la nostra Provincia anticipava con soluzioni innovative quanto avveniva nel resto d’Italia. Adesso non si va nemmeno a traino e non si capisce per quale ragione. Forse per semplice noncuranza. Sicuramente per assenza di visione politica”, denuncia Cinzia Mazzacca segretaria generale della Flc del Trentino. Le assunzioni a tempo indeterminato, come noto, si possono fare solo reclutando il personale da graduatorie di concorso a fronte, ovviamente, di posti vacanti. Ebbene, in Trentino i posti vacanti abbondano, almeno in alcune discipline, ma mancano le graduatorie da cui assumere. “Nella scuola secondaria ci sono più di cinquanta posti, distribuiti su una decina di materie diverse, per le quali non è stato previsto alcun concorso anche se le graduatorie sono esaurite. È il caso di Arte e immagine nella scuola media e Disegno e Storia dell’Arte nei licei – prosegue Mazzacca -. Oppure sono posti per cui il concorso è stato bandito, ma i candidati sono stati fermati nelle prove d’esame e quindi il numero di posti previsti per il ruolo è superiore del numero di candidati che porteranno a conclusione la procedura”.

A complicare il quadro la situazione di affanno in cui si trova il Dipartimento della Conoscenza dove a fronte dei pensionamenti non ci sono state nuove assunzioni e il carico di lavoro, anche per le selezioni in corso, è aumentato. “È fondamentale investire sul Servizio di reclutamento e potenziarlo con risorse ordinarie e straordinarie per dare delle risposte a tutto il personale della scuola (docenti, Ata assistenti educatori), a garanzia di un servizio efficiente e in grado di far fronte ai nuovi bisogni dell’utenza”, conclude il sindacato.

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