Nella lettera “La strada” la complessità e la gratuità

Al termine del pontificale di San Vigilio l’Arcivescovo ha consegnato alle autorità presenti e idealmente a tutti i trentini la sua ormai tradizionale Lettera alla Comunità intitolata “La Strada” (disponibile anche nel prossimo numero di Vita Trentina). “Ho preso spunto da una riflessione del filosofo Romano Guardini per proporre una riflessione sul tema della complessità che offra spunti concreti per recuperare la centralità dell’amore gratuito di Gesù“.

“In un contesto dove la massificazione digitale produce letture dei fatti ridotte al bianco e al nero, la vera provocazione – scrive fra l’altro in questa sua settimana lettera l’Arcivescovo – sta nel rifuggire i percorsi semplificati che allontanano dal dato di realtà, per intraprendere l’impegnativo itinerario di chi ha il coraggio di tornare ad assaporare il gusto della complessità”. Il passaggio richiede però una “rivoluzione culturale” che, a detta di don Lauro, passa dalla “riscoperta dell’importanza dell’ascolto” e pone al centro la “narrazione della vita, dà voce alle persone in carne ed ossa, mette a fuoco il vissuto”, come dimostra anche il Cammino sinodale avviato Diocesi. La “strada” indicata da monsignor Tisi prevede però un passo in più: per entrare nella complessità ed abitarla consapevolmente è necessaria l’opzione di un amore come quello mostrato da Gesù di Nazareth e dalla sua umanità in pienezza. Un amore totalmente gratuito”.

Nel prossimo numero di Vita Trentina – oltre al testo integrale della Lettera – anche due primi commenti all’insegna del dialogo che l’Arcivescovo auspica come reazione agli spunti offerti in questo testo.

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