Arriva in Trentino Alto Adige la “Campagna di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico”

Il tir hi-tech in Piazza Dante in cui saranno effettuati i controlli oculistici

Arriva anche in Trentino un progetto itinerante, realizzato con il sostegno del Parlamento italiano, partito nel 2019 e interrotto a causa della pandemia, che si concluderà entro questa settimana dopo aver coinvolto tutte le regioni italiane: lunedì 4 luglio alle 11 in Piazza Dante a Trento, prenderà il via con una conferenza stampa di presentazione – introdotta da Mario Barbuto, presidente di IAPB Italia Onlus – la tappa in Trentino Alto Adige della “Campagna di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico“, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus, con il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Regione autonoma Trentino Alto Adige e dei Comuni di Trento e Bolzano.

La campagna di prevenzione verrà ospitata a Trento in Piazza Dante il 4, 5, 6 luglio e a Bolzano in Piazza Tribunale il 7, 8, 9 luglio.

Ogni giorno, dalle 10 alle 18, presso una grande struttura ambulatoriale mobile – un tir hi-tech di circa 100 mq dotato di più postazioni – sarà possibile effettuare gratuitamente controlli oculistici ad alta tecnologia su retina e nervo ottico per l’individuazione precoce di malattie, riservati a persone di età superiore ai 40 anni.

Nell’edizione 2022 dell’iniziativa è stato inoltre sperimentato un prototipo di visore a tecnologia digitale, sviluppato da IAPB Italia Onlus in collaborazione con centri di ricerca e Università, che
permette di effettuare una valutazione estremamente precisa di tutti fattori che concorrono alla visione.

La campagna Vista in salute vuole raggiungere tre obiettivi fondamentali: far conoscere le principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione; accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nelle agende sanitarie regionali; utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale, finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie e indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva.

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