Madre Paolina, maestra di carità

Al richiamo di “Madre Paolina, trentina, emigrata e santa” si è svolta a Vigolo Vattaro sabato 9 luglio, nel 74° anniversario della morte, una giornata dedicata a Santa Paolina Visintainer, unica santa di origine trentina e prima brasiliana. È stata l’Associazione Trentini nel Mondo con il Comune Altopiano della Vigolana, il Consorzio Turistico Vigolana e l’Unità parrocchiale “S. Paolina” ad organizzare un incontro e una celebrazione in suo ricordo. La presenza dell’arcivescovo mons. Lauro Tisi ha senz’altro impresso un timbro di vitalità all’evento.

Nel pomeriggio, nella sala del consiglio comunale, si è svolta la tavola rotonda sulla figura della santa, coordinata da Maurizio Tomasi, direttore della rivista dell’Associazione Trentini nel Mondo. Davvero interessante l’intervento dello storico brasiliano (ma con origni trentine) Cesar Prezzi, che ha offerto una contestualizzazione storica, con l’ausilio di mappe e foto, delle grandi migrazioni dell’Ottocento in Brasile che hanno caratterizzato il Nordest italiano e il Trentino. Dalla travagliata trasferta senza ritorno all’impatto visivo con i colori della natura di “un altro mondo”, dalle fatiche nel portare la rivoluzione della produzione dei prodotti agricoli (là sconosciuti) alla costruzione degli attrezzi per coltivare la vasta estensione di terreni incolti. In cento anni è cambiata la cultura con il moltiplicarsi delle famiglie ed i frequenti spostamenti da un luogo all’altro attratti da un maggiore interesse.

Carlo Bridi, che sulla santa ha scritto un libro ed ha realizzato un video, ha parlato della figura Paolina Visintainer e del suo percorso di vita: dal paese natale di Vigolo Vattaro a Vigolo del Brasile, nello stato di Santa Caterina; dalla fondazione della Congregazione delle suore e defenestrazione da superiora generale, alla sua beatificazione e canonizzazione. Alla fine ha avanzato due proposte: al Comune ha chiesto che santa Paolina diventi la santa della nuova municipalità; alla Diocesi, di approfondire maggiormente la figura dell’unica santa trentina. Poi ha citato il giocatore azzurro-brasiliano Eder che in un’intervista rilasciata ad un giornale ha manifestato la sua devozione proprio a s. Paulina.

Luca Bezzi dello Studio Arc-Team di Cles ha presentato il volto in 3D della santa: un volto sorridente perché, a parte gli ultimi anni di sofferenza, Madre Paolina è stata descritta, da fonti storiche, come persona allegra e solare. Monsignor Tisi ha parlato della sofferenza della santa per leggerla come “una risorsa incredibile da non buttare, sofferenza che diventa più leggera se è accompagnata da percorsi solidali in un Trentino che riesca ad unire anziché disgregare”. Il vescovo ha accennato anche alle doti di solidarietà e di obbedienza che ci ha tramandato santa Paolina. Simpatico e commovente l’intervento di Baldessire Pianezzer, parente di quarta generazione di Paolina Visintainer, che ha raccontato aneddoti e circostanze della storia della sua famiglia; lui ora abita a Calceranica.

Il percorso verso la piazzetta S. Paolina è proseguito con la visita alla casa natale di Madre Paolina e la Messa, animata dal coro parrocchiale, concelebrata da mons. Lauro Tisi con il parroco don Giorgio Gabos e don Livio Dallabrida, insieme ad altri sette sacerdoti, alcuni dei quali brasiliani. Nell’omelia il vescovo ha fatto leva sul tema della carità “perché possa questa diventare protagonista senza cadere nell’esibizionismo”. Ed ancora: “Madre Paolina ci dice che cos’è la carità. L’ha fatto accettando il degrado, l’umiliazione, ma poi è stata premiata perché ha potuto donare ai poveri tutta se stessa. La carità è anche sapere farsi da parte per creare spazio ad altri. Lo fa la mamma con i figli. Il Regno di Dio è creare lo spazio ad altri. Lei è stata svuotata per essere rimessa ad aiutare i poveri. Per questo chiediamo a Dio l’intercessione di Madre Paolina perché ognuno nel proprio ruolo esprima generosità a largo raggio”.

Con la reliquia della santa il vescovo ha benedetto il pane che ragazze e suore hanno poi distribuito ai numerosi presenti, “come lo condivideva con i poveri Madre Paolina”: ha osservato suor Irma nel saluto e ringraziamento a tutti.

Salutando la comunità di Vigolo, mons. Lauro ha assicurato che sarà sempre presente il 9 luglio a Vigolo Vattaro per celebrare la memoria della Santa. C'è un altro vigolano in odore di santità: è Andrea Bortolameotti. Al riguardo, l'Arcivescovo ha letto una lettera della Santa Sede, a firma del cardinal Amato, inviata all'arcivescovo di Barreto, in Brasile, dove si autorizza l'avvio del percorso.

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