Il ritorno delle reliquie al santuario di San Valentino

La lunga storia del santuario di S. Valentino a Marani di Ala inizia il giorno 2 aprile del 1329, quando il vescovo Giovanni di Budua (Dalmazia), vicario del vescovo di Trento Enrico III di Metz, consacra la chiesa ed il suo altare, aprendo alla devozione dei fedeli un luogo che nel tempo diverrà meta di continui pellegrinaggi ed incontri spirituali.

Le reliquie del Santo, donate il giorno 3 settembre del 1645 dal cardinale Marzio Giletti al parroco di Ala don Alfonso Bonacquisto, costituiscono l’evento cardine da cui si snodano tutte la manifestazioni dei credenti legate alla tradizione ed alle usanze popolari.

Anche in occasione del bicentenario della traslazione reliquie nel settembre del 1845, S. Valentino viene festeggiato con una straordinaria partecipazione di fedeli che accorrono numerosi al santuario per ringraziare dello scampato pericolo del colera, malattia che qualche anno prima aveva provocato quasi 400 vittime nel circondario di Ala.

Lo scoppio della prima guerra mondiale, che nel 1914 chiama i trentini a combattere in Galizia, coglie tutti impreparati e quando nel maggio del 1915 la guerra coinvolge anche l’Italia, Marani e San Valentino diventano zone di guerra, considerando soprattutto la prima linea del fronte italiano posizionata sul monte Zugna e a passo Buole. Il santuario è così trasformato in ospedale militare e soggetto ad ogni forma di saccheggio. Per fortuna le reliquie e la statua del Santo vengono recuperate e portate ad Ala nella Chiesa di San Giovanni, con la gente che afferma: “Pure san Valentino è profugo in mezzo a noi”. Solo nel 1922, a guerra finita e dopo anni di lavoro con il ripristino della chiesa e la sistemazione delle vie d’accesso, il santuario viene riaperto al culto dal decano don Alessandro Tita di Pilcante, con la traslazione delle reliquie e della statua che tornano dopo anni di esilio tornano sul colle.

Per celebrare questo importante anniversario la parrocchia di Ala, guidata dal parroco don Alessio Pellegrin, ha organizzato un’intensa settimana di eventi culminati con la presenza al santuario di S.Valentino del Vescovo Monsignor Lauro Tisi nella giornata di domenica 18 settembre.

Don Alessio, aiutato da uno stuolo di collaboratori, ha proposto momenti di riflessione e di raccoglimento attraverso un’inedita “Peregrinatio reliquie sancti Valentini”, con l’urna delle reliquie portata in ogni frazione del comune di Ala, dove è stata accolta nelle varie chiese aperte per l’adorazione, la recita di preghiere ed uno spazio per le intenzioni personali.

Anche nella serata di mercoledì 14 settembre, presso la sala dell’oratorio parrocchiale, il centenario della traslazione delle reliquie è stato degnamente festeggiato con la manifestazione commemorativa “S. Valentino profugo ad Ala”. Animato dagli interventi e dalla proiezione di rare immagini storiche del secolo scorso, presentate dall’Associazione culturale Memores, l’incontro culturale è stato seguito da un pubblico attento ed interessato ad approfondire le conoscenze legate alla storia di S. Valentino. Molto pertinenti i brani ed originali le poesie proposte dai componenti il Consiglio Pastorale, per mettere in risalto alcuni aspetti di vita di un tempo collocati fra devozione e tradizione popolare.

La chiesa della frazione di Marani, nell’ultima tappa della Peregrinatio, ha accolto le reliquie del Santo tra una folla di giovani provenienti da Ala, Avio, Brentonico e Mori, che sabato sera hanno animato il pellegrinaggio con fiaccolata notturna, accompagnando con canti e preghiere l’urna di S. Valentino portata a spalle fino al santuario. Giornata conclusiva della Peregrinatio domenica 18 settembre, con la S. Messa celebrata dall’Arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi e la solenne benedizione con le reliquie dal sagrato della chiesa a tutta la val Lagarina.

Nell’omelia, il Vescovo, elogiando il parroco don Alessio e tutti i collaboratori, ha richiamato i numerosi fedeli presenti a considerare le persone il vero valore della società e proprio per questo ad investire su di esse più che sul denaro. Senza paura o sconcerto per aver fatto qualche sbaglio, è necessario collaborare insieme per dare forza e speranza alla Chiesa, richiamandoci all’esempio di San Valentino ed alla sua testimonianza di fede.

Presenti alla cerimonia il Presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder, i Sindaci di Ala Claudio Soini e di Avio Ivano Fracchetti, oltre a molte altre autorità istituzionali e civili.

Nell’anno dei “centenari”, la parrocchia di Ala si appresta a festeggiare sabato 3 e domenica 4 dicembre 2022 i cento anni della chiesetta del S. Cuore a Marani, costruita nel 1922 con l’aiuto e le offerte della popolazione. Un traguardo storico ed un appuntamento festoso a cui nessuno vorrà mancare.

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