“E per un uomo, la terra”, a Coopera presentato il libro di don Marcello Farina sulla figura di don Guetti

E per un uomo la terra – Lorenzo Guetti curato di campagna”, è il titolo dell’ultimo libro dato alle stampe da don Marcello Farina, ed edito da ViTrenD, che è stato presentato con un incontro-dibattito coordinato dal direttore di Vita Trentina Diego Andreatta al teatro di Larido a Bleggio Superiore nell’ambito di “Coopera. Giornate di cultura cooperativa”, la rassegna promossa per celebrare il decennale della Fondazione don Guetti.

Nuovi documenti, emersi dall’instancabile opera di ricerca e ricostruzione della Fondazione, hanno convinto don Farina a riprendere in mano e aggiornare con contributi inediti il suo libro dedicato al fondatore della Cooperazione Trentina. Il risultato è un’opera che mette luce su tutta l’attività di don Lorenzo Guetti, la sua ricerca, gli ideali donati all’emancipazione della sua gente, in una vicenda che ha del prodigioso e che ha segnato profondamente la storia dell’economia e della società trentina.

“Questo testo è un riferimento per chi voglia accostarsi alla biografia del fondatore della Cooperazione Trentina – ha commentato Alberto Ianes, storico dell’economia e dell’impresa presso il Museo storico del Trentino e docente presso l’Università di Trento –, ma soprattutto è utile per capire la sua straordinaria opera. Egli ha saputo dare “la parola e la voce ai più poveri”, sostituendo il concetto di rassegnazione con quello di giustizia sociale. La lezione più importante che ci possiamo portar via dalla biografia di don Lorenzo Guetti raccontata dalla penna di don Marcello Farina, suo conterraneo, è quel “desiderio di cose nuove”. Che potremmo tradurre con il concetto di innovazione, per rinnovare la cooperazione di oggi e necessariamente di domani”.

Nelle pagine di questo libro si trova la “biografia di una delle più importanti figure del nostro Trentino in un momento di particolare significato per i problemi del Trentino dell’epoca – ha spiegato don Farina – e per l’entusiasmo con cui, don Guetti, si è dedicato per trovare le strade per una rinascita del territorio”.

Tre sono stati i principali ambiti della ricerca e dell’instancabile lavoro di don Guetti: lo studio dell’emigrazione, di cui è stato in assoluto un precursore; il credito agrario, con il suo impegno per la fondazione delle Casse di Prestito in cui coinvolse l’intera comunità, prendendo spunto dall’esempio del giovane sindaco tedesco Friedrich Wilhelm Raiffeisen; l’autonomia del Tirolo italiano, giungendo ad essere uno dei più autorevoli pensatori e promotori dell’autogoverno del proprio paese come responsabilità di ciascuno. Un uomo gigantesco, che ha realizzato una rivoluzione partendo da un territorio piccolo e periferico, di cui ha saputo interpretare e coltivare le potenzialità. Un’eredità sempre attuale e quindi sempre da riscoprire.

Alla presentazione del libro ha partecipato Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione. “A don Marcello Farina dobbiamo tantissimo – ha osservato – Nei suoi libri scopriamo sempre nuovi particolari, nuovi dettagli della vita di don Guetti che arricchiscono quel patrimonio culturale e di conoscenza delle radici del movimento cooperativo”. “Nei tempi drammatici che stiamo vivendo, caratterizzati dalla pandemia, dagli eventi bellici, dall’inflazione a livelli che non si sperimentavano da molti anni, dalle restrizioni nell’approvvigionamento delle materie prime, fonti energetiche in particolare, va riconosciuto alla cooperazione, un ruolo ancora più importante perché è proprio nei momenti difficili che essa può e sa fare la differenza”, ha aggiunto il vicepresidente della Giunta Provinciale di Trento e assessore provinciale alla cooperazione Mario Tonina, che ha ricordato l’accordo di collaborazione istituzionale siglato lo scorso giugno tra Provincia e Federazione trentina della Cooperazione. Un accordo che punta – tra le altre cose – a rafforzare lo sviluppo del Trentino, valorizzare le specificità del modello cooperativo e creare le condizioni affinché i servizi a favore della popolazione vengano assicurati su tutto il territorio, in particolare nelle aree più decentrate. “Se oggi possiamo presentare un modello “Trentino” lo dobbiamo innanzitutto alla storia e alla lungimiranza del mondo della cooperazione e in primis, di quel don Lorenzo Guetti che seppe costruire un percorso per la nostra provincia del quale poi, a cascata, anche altri territori seppero beneficiare” ha sottolineato Tonina.

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