Luserna, sul fronte della Grande Guerra

Luserna, piccolo Comune trentino (conta poco meno di 300 abitanti) lo si trova già come Luserna a metà del XIII secolo e poi verso il 1500 come Luxerna. In dialetto tedesco è Lusern. Deriva da voce latina Lucerna, ma con significato incerto anche se con molta probabilità è quello di “fiaccola”, cioè mezzo di segnalazione o insegna di locanda o osteria.

Luserna è posto al confine del Trentino con il Veneto. Il suo forte, insieme a quelli degli altopiani, fu protagonista delle tre celebri offensive austriache del maggio-giugno 1915, novembre 1917 e giugno 1918, quando il paese, trovandosi sulla prima linea, venne evacuato.

Il territorio è stato modificato dalle imponenti opere di difesa austriache a inizio ‘900 e più tardi da quelle imposte da un turismo estivo e invernale (Millegrobbe) in ascesa che ha presto soppiantato l’originaria economia fondata sull’attività agricola e silvo-pastorale. Luserna con la frazione di Tezze costituisce un’isola linguistica ed etnica di grande interesse protetta dal 1987 dall’ Istituto culturale Mocheno-Cimbro.

Lo stemma adottato nel 1982 ricorda strumenti della tradizione delle attività locali. Su sfondo in pietra bocciardata marrone sono incrociati punta e mazzuolo, il tutto sovrastato dalla scritta nera e maiuscola “Lusern” su campo rosso. Non sono previsti ornamenti esteriori.

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