La musica dei cori trentini con Antonella Ruggero per la chiusura del Forum di Eusalp

Il Coro S.Ilario di Rovereto e il Coro Valle dei Laghi di Padergnone tornano sul palco con “una delle poche cantanti italiane in grado di utilizzare la voce come uno strumento”, in occasione dell’evento di chiusura del Forum annuale di Eusalp che si tiene a Trento con una tre giorni fino al 25 novembre. Nel 2022 la presidenza italiana della “Strategia europea per le regioni alpine” è stata infatti presieduta congiuntamente dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, con il supporto della Commissione europea, in questi giorni nel capoluogo sono presenti delegati da sette Paesi e 48 Regioni.

A impreziosire l’iniziativa, due serate all’insegna della musica d’autore: giovedì 24 novembre, Antonella Ruggiero sarà ospite d’eccezione al Teatro Sociale di Trento dove, alle 21, è in programma “E da lì siamo usciti per vedere di nuovo le stelle-And thence we came forth to see the stars again”, concerto con la partecipazione del gruppo Punto Gezz di Gabriele Biancardi che aprirà la serata, e a seguire sul palco l’esibizione dell’artista ligure accompagnata dai due cori trentini. I maestri Federico Mozzi e Paolo Chiusole si alterneranno alla direzione e la serata sarà chiusa dal Coro Città di Trento e dal Coro Universitario con l’esecuzione del “Va pensiero” (ingresso gratuito, info numero verde 800013952, centrosantachiara.it).

La raffinata ed elegante interprete, che ha appena festeggiato i 70 anni, porterà nel capoluogo la sua poliedrica personalità e doti vocali uniche che le hanno permesso di spaziare tra generi diversi, in una ricerca che l’ha vista cimentarsi con successo anche con la musica sacra e la musica del canto popolare di montagna. Questa antica passione ha portato la cantante ad avviare l’inedita collaborazione con le formazioni canore trentine, ideata espressamente per “I Suoni delle Dolomiti” e poi proseguita nel tempo approdando anche al Festival della canzone italiana di Sanremo.

Guardando il repertorio che verrà proposto, la serata si preannuncia ricca di intense emozioni, come conferma Roberto Forrer, corista del Sant’Ilario: “Eseguiremo cinque brani classici del canto popolare di montagna per coro maschile – “Io vorrei”, “Serenata a Castel Toblin”, “La Valsugana”,”Quel mazzolin di fiori”, “La montanara”, e poi due canzoni presentate al Festival di Sanremo, adattate per coro e voce femminile dal maestro Stefano Barzan, “Canzone fra le guerre” nel 2007, e “Echi d’Infinito” nel 2005, con la quale Antonella vinse la categoria Donne e arrivò terza nella classifica generale. Proprio nel 2007 – ricorda – arrivò la proposta di partecipare alla serata dei duetti e l’esecuzione a cappella senza orchestra suscitò grande apprezzamento del pubblico dell’Ariston e della sala stampa”.

Nel 2018, Ruggiero ha pubblicato un cofanetto con 6 Cd dal titolo “Quando facevo la cantante 1996-2018” – 115 brani tratti dalle sue registrazioni live dal 1996 ad oggi, insieme ad alcuni inediti – dove sono pubblicati il canto “Ninna nanna” eseguito con il Coro S. llario e “Non potho reposare” eseguito con il Coro Valle dei Laghi. In aprile è uscito il nuovo album dell’artista, “Come l’aria che si rinnova”, e l’intera discografia è stata riversare in digitale, su tutte le piattaforme di streaming, mentre dall’11 novembre, in occasione del 25° anniversario dalla prima pubblicazione, è disponibile per la prima volta in formato doppio vinile “Registrazioni Moderne”. Contiene i maggiori successi dei Matia Bazar riarrangiati con la collaborazione di Subsonica, Timoria, Ritmo Tribale, Bluvertigo, La Pina+Esa, Scisma, Madaski, Ars Ludi, Rapsodija Trio, Banda Osiris, e due bonus tracks, le versioni in spagnolo tratte da Gabraciones modernas di “Esta tarde que tarde (Stasera che sera)” e “Dónde estás (Ven a mi) (Amore Lontanissimo)”.

Ruggiero tornerà in Trentino il 28 dicembre, alle 21, al Palanaunia di Fondo, per il concerto dedicato a “Canti della montagna”, accompagnata da Roberto Olzer al pianoforte e dal Coro San Romedio. Su iniziativa del compositore Franco Eco è inoltre nata una collaborazione tra l’artista e il cantante ucraino Oleksandr Iarmola: una versione a due voci dello splendido brano di Franco Battiato “Povera Patria (O zemle maty)”, che si trova su youtube.com/watch?v=pRa-ZD67ayk. “Insieme ad Oleksandr Iarmola diamo un contributo, seppur piccolo, attraverso il canto e le parole scritte da Franco Battiato, per testimoniare la nostra vicinanza alla gente dell’Ucraina che sta vivendo questo dramma – racconta Ruggiero – . Personalmente, estendo la mia vicinanza anche alle popolazioni dell’Iran e dell’Afghanistan, anch’esse sottoposte a vessazioni inimmaginabili per noi che viviamo in una condizione privilegiata, nonostante le gravi difficoltà in cui ci troviamo”.

Il Forum annuale di Eusalp si concluderà nel segno della sperimentazione con il produttore, autore di musica e testi, e ingegnere del suono Max Casacci, venerdì 25 novembre, alle 21, al Teatro Sociale. Il musicista e fondatore dei Subsonica presenta l’opera sonora “Earthphonia” (progetto editoriale Sugarmusic), realizzata esclusivamente con suoni e rumori degli ecosistemi che regolano il nostro pianeta (ingresso libero). Earthphonia è un racconto visionario, un viaggio che interpreta la natura estraendo da essa melodie e ritmo. Si parte dall’aria, dagli uccelli e dalla biodiversità del Delta del Po – “Delta” – scivolando sull’acqua del torrente Cervo di Biella e sulla roccia di un’antica scogliera dell’isola di Gozo – “Watermemories” e “Ta’cenc” – sfociando nell’oceano – “Oceanbreath” – ascoltando sotto terra il suono delle radici di una foresta – “Roots Wide Web” – tuffandosi nei vulcani delle isole Eolie – “Strombolian Activity” – spiando le api nell’oscurità dell’alveare “The Queen” – e, infine, planando sulle montagne – “Terre Alte”.

“Siamo consapevoli dei rischi che il nostro pianeta sta correndo? La risposta non può aspettare, le scadenze sono imminenti – afferma Casacci -. Anche per questo motivo ho già portato questa musica in strada, suonandola durante alcune recenti manifestazioni dei Fridays For Future e di Extinction Rebellion. Le chiavi di Earthphonia, che nasce dai suoni e dai rumori naturali trasformati in tessitura musicale, sono lo stupore e l’empatia nei confronti degli ecosistemi e di tutte meraviglie, spesso sconosciute, che nascondono”.

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