Il Consiglio provinciale di Trento boccia la mozione di sfiducia a Bisesti

La mozione di sfiducia all’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti è stata respinta con 21 no, 11 sì e l’astensione di Ugo Rossi (Gruppo misto). La mozione era stata firmata da Paolo Zanella, Lucia Maestri, Alessio Manica, Luca Zeni, Alex Marini, Paola Demagri, Michele Dallapiccola, Filippo Degasperi, Lucia Coppola e Alessandro Olivi.

Paolo Zanella ha criticato aspramente l’assessore Bisesti che ha appoggiato pubblicamene in una conferenza stampa il ddl Cia – Guglielmi, sulla libertà educativa, che, a suo parere, “ha un contenuto retrivo e discriminante”. “Un fatto gravissimo – ha detto Zanella – perché il ddl va contro la libertà di insegnamento e lede la dignità di studenti e studentesse. Una proposta che va nella direzione opposta a quella dell’inclusione”.

Ha preso parola anche il promotore del ddl sulla libertà educativa, Claudio Cia, il quale ha affermato che “le dimissioni di Bisesti sono state chieste solo perché presente alla presentazione di un ddl proposto da due forze politiche della maggioranza”.

“Il contenuto del ddl può non piacere, ma rispecchia la posizione della maggioranza che guida la Provincia”, ha aggiunto Cia, spiegando che quello che ha proposto è “un ddl che richiederà altre due sedute di audizioni in commissione e che potrà essere emendato”.

Il consigliere del Gruppo misto Ugo Rossi, annunciando l’astensione, ha affermato che “su questi temi è sbagliato dividersi tra noi e voi”. E ha aggiunto che “se qualcuno può legittimamente sostenere che nella scuola trentina si fanno iniziative con le caratteristiche descritte dal disegno di legge, quindi difformi dalla delibera del 2017 che prevede le informazioni e la possibilità di non partecipare, ci si deve chiedere cosa abbia fatto l’assessore in questi anni per ostacolarle”.

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