A Roma l’incontro tra Fugatti e il ministro Pichetto

Foto d’archivio. Credit: Michele Zeni

Riportare il progetto Life Ursus al suo obiettivo originario. Questa la richiesta che ha portato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha incontrato questa mattina. Già venerdì scorso, in conferenza stampa dopo il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, Fugatti aveva detto che avrebbe portato la richiesta di tornare ai 50 orsi previsti in partenza con il progetto Life ursus (oggi, secondo i censimenti della Provincia di Trento, gli orsi sarebbero un centinaio).

Il ministro ha confermato la piena collaborazione del Ministero dell’Ambiente, e ha raccomandato al presidente Fugatti la massima condivisione con Ispra delle procedure che porteranno all’individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l’uomo (MJ5, JJ4 e M62, oltre all’orso che ha ucciso il 26enne Andrea Papi). Allo studio c’è un piano di trasferimento per garantire la sostenibilità del numero di esemplari.

È stata presa anche in considerazione la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza di dispositivi di protezione, come gli spray anti-aggressione. Il ministro Pichetto Fratin ha detto che si farà portavoce di questa richiesta con il ministro degli Interni, che è competente per la materia.

A fine incontro si è deciso di istituire un tavolo di confronto tecnico tra il Ministero dell’ambiente, che sarà rappresentato dal sottosegretario Barbaro, Ispra, Regione e Provincia di Trento. Il tavolo valuterà i tempi di ogni azione utile per proseguire il progetto originario di reintroduzione dell’orso nell’arco alpino, intervenendo sulle criticità che si sono verificate nel tempo.

Il presidente Fugatti ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. “Oltre all’abbattimento dell’esemplare di orso che ha attaccato e ucciso il runner di Caldes (la cui identità sarà svelata dalle analisi genetiche) – ha detto – Ispra ha annunciato il proprio parere favorevole anche rispetto agli orsi che in passato hanno provocato il ferimento di escursionisti. Ringraziamo il ministro Pichetto per la sensibilità dimostrata rispetto a questa problematica, con l’auspicio che questo percorso di collaborazione possa avere sviluppi positivi per l’intera comunità trentina, oggi ferita e arrabbiata per la morte di un giovane di 26 anni”.

All’incontro erano  presenti anche il presidente di Ispra, Stefano Laporta, il dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile, foreste e fauna della Provincia, Raffaele De Col, e, in collegamento, l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli.

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