Via dell’Unità

Le parrocchie di Martignano e Montevaccino hanno vissuto insieme la Via Crucis tra le case della frazione

Le comunità di Montevaccino e Martignano si sono ritrovate a vivere insieme la “Via Crucis” interparrocchiale nella fredda serata di venerdì 16 marzo (riscaldata alla fine da un tonificante thè caldo) partendo dal sagrato della chiesa parrocchiale di S. Leonardo di Noblat a Montevaccino. Un corteo composto da adulti, giovani e ragazzi (fra cui i comunicandi che il 22 aprile riceveranno la loro prima Eucarestia) con la loro artigianale lanterna accesa. Il cammino lungo l’abitato di Monte di Sopra è stato animato dai canti accompagnati alla chitarra e dalla voce dell’appassionato parroco don Mario Tomaselli che ha invitato tutti ad entrare nel mistero e senso della “Via Dolorosa”.

Quest’anno il consiglio parrocchiale delle due borgate ha concordato di seguire il testo “Via Crucis raccontata dai personaggi della Passione” (Ed. Ancora), con le riflessioni di Pilato, Barabba, Maria (madre di Clèopa), Maria (madre di Gesù), Simone di Cirene, Veronica, la sorella di Maria (la madre di Gesù), Maria (madre di Giacomo il minore), Salome, un soldato, Disma (il “buon” ladrone), il centurione, Longino (il soldato che con la lancia colpì il fianco di Gesù), Giuseppe di Arimatea e di Maria di Màdgala: punti di vista personali che hanno offerto ai partecipanti accenti nuovi per comprendere questo cammino di sofferenza. Un percorso di fatica e di disperazione – ha ricordato don Mario– che non riguarda solo ciò che è accaduto duemila anni fa a Gerusalemme, ma che parla intimamente ad ognuno di noi incarnandosi nel nostro vivere quotidiano. Solo così possiamo gustare la grandezza ed il significativo esempio del “dono di sé” che Gesù ci ha dimostrato vivendo sulla sua pelle l’abbandono, il tradimento, il disprezzo, la derisione, il rinnegamento, il maltrattamento, i giudizi implacabili più diversi, l’essere imprigionato, la sofferenza, la flagellazione, il tormento interiore, il carico della croce, il dolore delle cadute, l’ignobile morte. Ma a tutto questo buio della morte, il “novello Adamo” ha risposto con la luce della Resurrezione che offre speranza e prospettiva nuova alle nostre esistenze talvolta distratte, pigre, disorientate, dimentiche di essere pellegrine su questa terra. In vista di un traguardo gioioso, l’incontro con il volto del Padre per una vita eterna che è già iniziata.

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