“Scusa, ti offro… un biglietto”

Dalla collaborazione tra Pergine Spettacolo Aperto e ariaTeatro nasce un’iniziativa virtuosa e solidale che riprende l’antica pratica napoletana del caffè sospeso

In tempo di crisi economica, la solidarietà verso le persone bisognose tocca anche il teatro. Forse non tutti conoscono la tradizione del “caffè sospeso”, un’usanza napoletana con la quale un cliente paga alla cassa il proprio caffè e ne aggiunge un altro da lasciare “in sospeso” per chiunque lo desiderasse. Una tradizione, questa, esportata poi in altre città italiane.

Ma in questo caso a restare in sospeso non è un caffè, bensì un biglietto per uno spettacolo teatrale.

Al Teatro di Pergine Valsugana ci sono 42 “biglietti sospesi”, per chi non può pagare per gli spettacoli.

L'iniziativa solidale è nata nella scorsa edizione del festival Pergine Spettacolo Aperto, dedicata al tema della crisi, con la proposta del collettivo inglese Kaleider che con “The Money” ha messo in scena uno spettacolo che ha coinvolto il pubblico: il denaro dei biglietti di ciascuna replica è stato messo al centro di un tavolo e il pubblico-giocatore aveva 90 minuti per trovare una destinazione. In una delle discussioni il pubblico ha deciso di destinare la somma a un fondo di "biglietti sospesi" per la stagione al Teatro di Pergine. Totale: 209 euro, che ariaTeatro ha raddoppiato, raggiungendo 418 euro, ovvero 42 biglietti.

L’iniziativa, che coinvolge diversi enti benefici attivi sul territorio, verrà presentata giovedì sera al Teatro comunale di Pergine, in occasione dell’avvio della stagione teatrale.

Obiettivo è fare in modo che al cultura sia davvero alla portata di tutti.

“La nostra idea – spiega Denis Fontanari, direttore artistico di ariaTeatro – è contattare le associazioni che si occupano di aiutare persone in difficoltà. Per il primo appuntamento teatrale abbiamo avuto la disponibilità di Maso San Pietro che si occupa di dare un sostegno a persone con disagio psichico”.

Il “biglietto sospeso” si basa sul concetto di cultura inclusiva. “Il teatro di Pergine vogliamo che sia un teatro di comunità – prosegue Fontanari -, dobbiamo rivolgerci a tutti, a tutte le fasce sociali. Per esempio, stiamo cercando di raggiungere il pubblico degli under 30, perché ci siamo accorti che spesso i giovani sono lontani dal mondo del teatro. Ora vogliamo cercare di raggiungere anche le fasce più deboli della popolazione. In tempo di crisi economica, spesso in un budget familiare si sacrifica la parte che riguarda la cultura, considerata un bene superfluo. Al contrario, noi riteniamo che la cultura sia fondamentale per lo sviluppo psico-fisico di una persona. Il ‘biglietto sospeso’ è una piccola iniziativa che in questa direzione”.

Ulteriore idea, una scultura-salvadanaio, creata dall'artista perginese Andrea Fontanari, che verrà installata accanto alle casse del teatro, così da raccogliere le donazioni.

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