Mentre in Russia il Cremlino è sotto assedio dopo l'omicidio del leader delle opposizioni e filo ucraino, Boris Nemtsov, sulla Piazza Rossa nell'ultimo fine settimana, sepolto mercoledì 4 marzo nello stesso cimitero di Mosca in cui si trova la tomba della giornalista Anna Politovskaya, figura invisa al regime pure lei vittima politica, gli immigrati in Trentino dall'Ucraina si sono ritrovati in piazza Duomo per ricordare le vittime della guerra. Si tratta soprattutto di donne, molte delle quali hanno mariti e figli arruolati per quella che Papa Francesco ha definito una guerra tra cristiani dove sulle parole “sconfitta” e “vittoria” deve prevalere il termine pace.

E' in corso una tregua molto travagliata per le continue violazioni da parte dei separatisti russi, mentre Kiev sta ritirando le proprie forze militari dall'Ucraina orientale dove i morti negli scontri, dall'aprile dello scorso, hanno superato le 6 mila unità in base a fonti Onu. La Russia procede con lentezza nel ritiro delle proprie forze nonostante le reiterate pressioni di Ue e Usa per il rispetto dei recenti accordi che hanno portato alla fragile tregua.

Grande l'emozione fra gli ucraini che hanno dato vita in città a numerose iniziative di solidarietà nei confronti dei familiari e dei compatrioti in difficoltà economiche ed anche relazionali dato che molte famiglie vivono separate per il trasferimento dei congiunti in Italia o in altri Paesi europei in cerca di un lavoro.

Le polemiche sulla guerra si sono ora trasferite, con il caso Nemtsov, a Mosca. Washington invoca un'indagine trasparente sull'omicidio. Il premier Matteo Renzi incontrerà il leader del Cremlino, Vladimir Putin, giovedì 5 marzo. I temi in agenda nel faccia a faccia tra i due politici: la crisi ucraina e l'applicazione degli accordi di Minsk, il problemi della Libia, la situazione in Medio Oriente e il conflitto siriano, le minacce e l'avanzata dell'Is ed infine i rapporti economici tra Italia e Russia parte dei quali venuti meno dopo la crisi ucraina.