In cerca d’approdo

In Trentino incontri e approfondimenti con la regia di Cinformi e Centro Astalli. Sabato sera un evento al Campo della Protezione Civile a Marco di Rovereto

Sabato 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, voluta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, di questa particolare categoria di migranti.

Quest'anno Cinformi e Centro Astalli, in collaborazione con diversi soggetti del terzo settore e con il sostegno dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) organizzano in Trentino una serie di iniziative.

Si comincia venerdì 19 giugno alle 21, con una conferenza a più voci intitolata “La mobilità dei confini e la costante della guerra”, presso il Museo Storico Italiano della Guerra a Rovereto. Sabato 20 alle 17 alla Bookique di Trento vi sarà lo spettacolo teatrale “Stupidorisiko” di Emergency, con l’ironia graffiante di Mario Spallino. Nella serata di sabato, dalle ore 20, è in programma un momento conviviale a Marco di Rovereto, presso il Campo della Protezione Civile, con performance artistiche con i richiedenti protezione internazionale e musica dal vivo.

Domenica 21 alle 15 è in programma una passeggiata verso il Doss Trento partendo dalla stazione cittadina. Mercoledì 24 alle 21 presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto si terrà una conferenza su cambiamenti climatici e migrazioni intitolata “Perché non restano nel loro paese”.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito e sono organizzati dal Cinformi e dal Centro Astalli onlus di Trento in collaborazione con ATAS onlus, Cooperativa Punto d'Approdo onlus, Associazione FILI, Cooperativa Samuele, APPM, Cooperativa Progetto 92 e Cooperativa Città aperta.

Per gli organizzatori, la Giornata Mondiale del Rifugiato è un'occasione per una riflessione sui milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. E invitano la comunità a non dimenticare mai che dietro ognuno di questi richiedenti asilo c’è una storia che merita di essere ascoltata. Una storia di sofferenze, di umiliazioni, ma anche la storia di chi vuole costruirsi un futuro.

La Giornata Mondiale del Rifugiato è anche un'opportunità – nel centenario della Grande Guerra – per discutere sulla mobilità dei confini, sulle frontiere che cambiano e sulle guerre che hanno caratterizzato l'ultimo secolo. In passato anche la gente del Trentino lasciò la propria terra, a causa della Grande Guerra. Oggi, a cent'anni di distanza, questa stessa terra si ritrova ad accogliere persone da altri territori, che qui – come altrove – cercano rifugio.

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