A vele spiegate

Il lago di Ledro si appresta ad ospitare la prima Universiade italiana di Match Race

Si chiama Match Race, ovvero “regata combattimento”, ma la battaglia ha già un vincitore prima di cominciare: è il lago di Ledro, che, dal 29 giugno al 5 luglio prossimi, ospiterà il 7° World University Championship di questa specialità, la prima Universiade italiana.

Una specialità molto spettacolare – la più impegnativa e tecnica del panorama velico, legata non a caso alla celebre America's Cup – e più volte protagonista a livello mondiale (basti pensare all'ISAF J22 femminile del 2000 ed all'annuale Women's Match Race Grade 1) sulle acque ledrensi.

Per questo la FISU, l'International University Sports Federation, riconoscendo l'esperienza e la capacità dell'Associazione Vela Lago di Ledro, ha affidato al Trentino l'organizzazione dell'evento che richiamerà un centinaio di atleti tra i 17 ed i 28 anni e che si avvale della collaborazione della Provincia Autonoma, del C.U.S. Trento e del C.U.S.I.

Di primo piano, oltre alle strutture ed alle sofisticate imbarcazioni (undici J22 e quattro Ufo22) del Circolo presieduto da Paola Mora («Un'associazione la nostra, è bene ricordarlo, basata sul volontariato»), è anche il ruolo avuto dal Comitato Organizzatore dell'Universiade Invernale 2013 nell'assegnazione del WUC.

A farsi “garanti” sono stati però, più di ogni altra cosa, i venti miti e costanti del lago di Ledro, che offrono sempre condizioni estremamente favorevoli.

Aggressivi sono, al contrario, i 27 equipaggi iscritti, otto Women e 19 Open, provenienti da Australia, Brasile, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Polonia, Regno Unito, Repubblica di Singapore, Russia, Stati Uniti, Turchia ed ovviamente Italia.

Tra i 12 azzurri selezionati, spiccano i velisti di casa nostra Sandro Cavallari (skipper), Carlo Collotta, Maria Pellegrini e Chiara Spagnolli. Buon vento non soltanto a loro.

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