Aquila, seconda sconfitta ma Milano ha tremato

Perdere non fa mai piacere, ma quando le sconfitte maturano così si può tornare a lavorare e pensare alla prossima gara senza sensi di colpa. Anche se qualche meccanismo va ancora oliato e il salto di categoria si fa sentire, l'Aquila vista lunedì sera al Mediolanum Forum di Assago ha ben impressionato, giocandosela alla pari fino a quattro minuti dal termine contro Milano.

Sospinta da duecento tifosi trentini, la Dolomiti Energia è riuscita a mettere paura ai campioni d'Italia nel giorno della festa per il 26° tricolore. Soprattutto nella prima parte del terzo quarto, quando, dopo essere rientrata dall'intervallo, si trovava a condurre il match. Sotto di otto lunghezze, all'inizio dell'ultima frazione la squadra di coach Buscaglia reagiva fino al -1, fallendo anche l'occasione del nuovo sorpasso. Negli ultimi minuti però, trascinata dai suoi campionissimi, Milano si riprendeva in pugno la gara, spegnendo le speranze trentine e chiudendo il match sul 90-75.

“Questa gara, come quella con Reggio, ci ha lasciato un bagaglio di esperienza importante che spero ci tornerà utile domenica prossima contro Cantù”, il commento a fine gara di coach Buscaglia. Al PalaTrento, per la terza giornata di campionato, Mitchell e compagni si troveranno di fronte la squadra allenata da Stefano Sacripanti, che dopo aver salutato al termine della scorsa stagione tre giocatori del calibro di Aradori, Cusin e Raglad è ripartita quest'anno con un gruppo giovane e dinamico. Un altro impegno durissimo per l'Aquila che davanti al suo pubblico proverà a prendersi i due primi storici punti in serie A.

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