Sabato cento partecipanti al primo Comano Ursus Extreme Trail e un messaggio: “La convivenza è possibile”
Con l’orso si può convivere. Parola dell’Ursus extreme trail, dove trail sta semplicemente per sentiero. Sentiero estremo degli orsi, dunque.
La dimostrazione più bella viene dalla gara podistica, effettuata dalla “Comano ursus extreme trail”, la prima edizione della gara di corsa in montagna sulle creste della Comano Valle Salus, tra le Aslpi ledrensi e il Brenta meridionale. Una gara sui sentieri dell’orso per dimostrare la possibilità della convivenza, in un momento così difficile come il presente.
Cento i partecipanti, sabato scorso, alla gara di corsa organizzata dall’associazione “Ursus extreme trail”, che si sono messi alla prova su percorso di 35 chilometri e 2.600 metri di dislivello.
“La partecipazione è stata davvero straordinaria”, commenta il presidente Marco Buratti, visibilmente soddisfatto. “Segno che il messaggio lanciato con questa gara estrema, su sentieri mai battuti prima e fuori dei più conosciuti tragitti turistici è bene apprezzata da chi se ne intende di montagna”.
Si tratta in effetti di percorso straordinariamente affascinante perché imprevedibile e nuovo, dalle Alpi Ledrensi alle Giudicarie, sempre stando in quota. È il percorso che uscendo dai soliti sentieri imbocca quelli incontaminati della Riserva della Biosfera Unesco “Alpi ledrensi e Judicaria”.
Sentieri che con questa gara iniziano ad essere percorsi grazie alla CUET, “Comano ersus extreme trail, appunto, prima edizione, su un sentiero estremo degli orsi sempre in quota tra Ledro e Cima Tosa.
“Da Rango si entra subito nel bosco, verso Val Marcia per raggiungere le Cornelle e salire verso Malga Nardis. Ai piedi del Doss della Torta il tracciato si fa decisamente più impegnativo: sette chilometri di creste selvagge con panorami mozzafiato ora sul Garda ora sulle Esteriori e la Rendena”, ricorda il presidente dell’associazione.
Organizzatori i ragazzi della “Comano Mountain Runners” innamorati del Trail totalmente immerso nella natura e dall’habitat dell’orso, per nulla impauriti di questa presenza sui loro passi: in queste valli non per caso gli orsi hanno trovato il loro habitat ideale, in una porzione di territorio legato alla Biosfera Unesco, alle propaggini del Brenta. “La nostra vuole essere la prova della convivenza con l’orso”, spiegano. “La nostra zona d’altronde è vocata come le falde del Brenta ad accogliere presenze ursine, tutto sta nello stabilire il giusto equilibrio della convivenza”.
La premiazione è avvenuta a conclusione della bella impresa dei cento partecipanti in Rango, in occasione della Festa delle associazioni organizzata come sempre sapientemente dall’associazione “Valorizzazione Rango”. La classifica femminile ha visto primeggiare Anna Pedevilla in 4 ore e 34 minuti, seguita da Giuliana Gionghi in 5 e 36 e Irene Zamboni che ha concluso la prova in 5 ore 37.
Nel maschile prima piazza a Luca Miori da Pergolese in 3 ore e 48 minuti, secondo Samuele Berté da Sporminore che ha tagliato il traguardo con un tempo di 4 ore e un minuto. Terza piazza per Davide Delladdio da Rovereto in 4 ore e 9 minuti.