Tutti gli autori classici si sono interrogati sulla complessità della società in cui vivevano, non è un tema nuovo, ma quella che caratterizza il contemporaneo permea ogni dimensione dell'esistenza e ha una duplice causa: la rottura di barriere geografiche e dell'immaginario, che illudevano di vivere in un mondo protetto, e la pluralizzazione delle visioni del mondo.

La complessità sovverte equilibri che si pensavano consolidati e ilconfronto con modi diversi di pensare la realtà ci costringe a interrogarci sul nostro modo di essere, vedere, pensare, rendendo necessaria l'individuazione di nuove regole, in particolare rispetto alle potenzialità e rischi connessi alle nuove tecnologie e ai mezzi di comunicazione. Sono parte della della Commissione di studio sulle forme di intolleranza, discriminazione e odio istituita dalla presidente della Camera Boldrini per contrastare il fenomeno del linguaggio dell'odio, spesso veicolato dai socia media: abbiamo in mano strumenti di cui non sappiamo ancora controllare la potenza. La facilità di comunicazione consentita da skype, che permette di mantenere relazioni a distanza e condividere esperienze in tempo reale, rischia di mettere in secondo piano il rapporto faccia a faccia, che invece è insostituibile.

La complessità discendente dagli effetti dei media sulle relazioni, dalla rottura delle barriere geopolitiche e dalla pluralizzazione che rende tutto interdipendente può produrre incertezza e nostalgia di un tempo rassicurante in cui vi erano regole chiare, ma il congelamento del passato impedisce l'elaborazione della complessità: compito degli adulti è interpretarla poiché i giovani, essendone immersi, rischiano di non vederla, dandola per scontata.

La complessità è parte della condizione esistenziale dell'uomo, mi preoccupa di più lo sviluppo di modalità di controllo egemonico dei processi comunicativi e dell'informazione: crediamo di avere accesso a tutte le informazioni su internet, ma non dobbiamo ignorare che è un algoritmo a presentarcele nell'ordine ritenuto corrispondente al nostro profilo. La complessità pone perciò la questione di come sviluppare e mantenere capacità critica.