Gender, due libri per capire

Una questione affrontata spesso senza strumenti adeguati. Ecco due consigli

Il dibattito acceso sulla “questione del gender”, ravvivato alla ripresa dell’anno scolastico, ha evidenziato la necessità di utili strumenti di approfondimento sui termini di un problema “nebuloso”, serio ed impegnativo che non può essere accostato con superficialità o, peggio ancora, con precomprensioni infondate. E’ l’intento di alcuni interventi pastorali (come quello della diocesi di Padova, segnalato da Vita Trentina la settimana scorsa) o di alcuni interventi giornalistici (come quelli raccolti da Avvenire), ma non è facile fra molti titoli trovare testi di carattere divulgativo dal taglio sintetico, equilibrato e orientante anche in ambito pastorale ed educativo. Senza pretesa di esaustività, ne segnaliamo due.

“La questione gender. Una sfida antropologica” è il titolo del volumetto di 110 pagine pubblicato per “Queriniana” da Aristide Fumagalli, docente ambrosiano di teologia morale: si propone di offrire elementi interpretativi essenziali ma anche precisi criteri valutativi sul tema. Ripercorre in modo piano lo sviluppo delle teorie di genere, elaborate specialmente dal pensiero femminista, cogliendone dapprima l’incidenza in campo politico e giuridico e illustrando poi con completezza la posizione della Chiesa cattolica , negli aspetti etici, teologici e anche magisteriali. Una lettura molto utile, corredata di riferimenti biblici e antropologici per maturare un’idea fondata sul dibattito in corso, senza approcci ingenui o troppo allarmisti, ma basato anche sui riferimenti teorici dei cosiddetti gender studies. “L’idea è che l’attuale questione gender – questa la premessa dell’autore – , non certo priva di pericolose insidie per l’identità sessuata e le relazioni sessuali degli esseri umani, costituisce una sfida antropologica, la quale sollecita una nuova cultura delle relazioni tra uomo e donna, capace di scongiurare il potere dell’uno sull’altra e di valorizzare, invece, la loro differente identità in vista del reciproco amore”. Un testo che evidenzia i pregi della prospettivi di genere e a segnala i difetti della cosiddetta “ideologia gender”, fornendo al lettore una visione d'insieme dentro cui collocare iniziative legislative o culturali di stretta attualità.

Il secondo testo rappresenta invece un aiuto per scendere dal livello più conoscitivo-teorico alla dimensione educativa, quella che interpella la missione di genitori e insegnanti. S’intitola appunto “Educare al femminile e al maschile” (edizioni Paoline) ed è firmato da Tonino Cantelmi e Marco Scicchitano, due psicoterapeuti impegnati da anni nel settore. Partono quindi da una lettura tecnico-scientifica per inquadrare il tema e indicare le attenzioni educative concrete da mettere in campo. La loro è una preoccupazione pratico-concreta, che tiene conto di aspetti nodali come l’esercizio della sessualità, le relazioni affettive,il rapporto con i social media… Il libretto può essere utilizzato come un valido “attrezzo” per il mestiere di genitori spesso sprovveduti di fronte a temi nuovi.

“Il lettore – si legge nella premessa – è posto all’interno della cornice biologica dell’essere umano, distinto fra maschio e femmina, considerata non come una zavorra o un’artificiosa costruzione della nostra cultura, ma come un dato di fatto dell’umano, senza sfumature o possibilità intermedie da cui però si può partire per valorizzare peculiarità e specificità, queste sì, secondo un’infinita gamma di coloriture, tante quante sono gli esseri umani”.

Anche in questo caso il libro punta a far cogliere il proprium, lo specifico maschile e femminile, osservando che esso può diventare un’opportunità nella reciprocità e non deve essere invece “piegato” in una logica di sopraffazione, magari anche “legittimata” da consuetudini o interessi commerciali. Tornano in mente,a proposito, le forti parole di Papa Francesco nella catechesi di mercoledì 12 settembre: “La subordinazione dell’etica alla logica del profitto dispone di mezzi ingenti e di appoggio mediatico enorme – ha detto il Papa – . In questo scenario, una nuova alleanza dell’uomo e della donna diventa non solo necessaria, anche strategica per l’emancipazione dei popoli dalla colonizzazione del denaro”.

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