La vetrina grande come il palco

La CoFAs ripropone la rassegna di 11 rappresentazioni in cui le filo si presentano al San Marco di Trento

I numeri li elenca il presidente Gino Tarter.  Oltre 120 compagnie aderenti alla Cofas (la federazione provinciale delle filodrammatiche associate), 4000 soci, tra i 900 e il migliaio di spettacoli all’anno visti e sentiti da 150mila spettatori. Il teatro amatoriale trentino ha numeri robusti maturati in un quarantennio. E si mette in “vetrina”, come ormai da tradizione, dentro quel contenitore che è il “Palcoscenico trentino” che prevede anche un concorso vero e proprio (Mario Roat) che si svolgerà più avanti. Per adesso, a partire da domenica 14 gennaio, va sul palco “La vetrina del teatro Cofas”. Undici rappresentazioni (due in più rispetto alla scorsa edizione) al San Marco di Trento, ogni domenica, fino a marzo, con inizio alle ore 16. La presentazione del cartellone nei giorni scorsi al teatro Sociale. “Nel predisporre il calendario della rassegna – ha sottolineato Tarter – ci siamo posti l’obiettivo di offrire al pubblico un’ampia panoramica delle produzioni del teatro amatoriale realizzate in provincia di Trento, ma non solo. Si va dalla Vallagarina alla valle dell’Adige, dalla val di Non alla val di Fiemme fino alla Bassa Valsugana.  Si tratta – ha proseguito – di spettacoli divertenti e dal marcato umorismo, in sintesi di commedie, che daranno anche la possibilità al pubblico di conoscere il territorio attraverso le proprie compagnie che arrivano da un po’ tutta la provincia, con i loro usi e costumi, le loro caratteristiche”. Che poi, a guardare bene il programma, c’è molta commistione. Perché quattro delle pièce proposte saranno recitate in italiano, sei in dialetto trentino e lo spettacolo restante userà entrambe le lingue. Ma anche l’origine dei testi, come degli autori, è varia. Perché alcuni dei drammaturghi, ad esempio, non sono trentini se non stranieri e qualche testo è stato “tradotto” in dialetto trentino. Per fare solo un paio di esempi, “La cena dei cretini” è del francese Francis Veber ed è stato anche un film di successo mentre, della trentina Loredana Cont, andrà in scena “Ridi e lassa rider”. Oppure, “Le sorelle Trapunta” è scritto dalla bergamasca Giusy Cattaneo e “Tango, monsieur?” dal catanese Aldo Lo Castro. Il costo del biglietto è di 10 euro (8 il ridotto a cui hanno diritto soci Cofas e Fabi, chi fa parte di un circolo aziendale, soci della Cooperazione con la tessera “social card”, studenti e over 65). Possibile anche l’abbonamento agli 11 spettacoli (55 euro) prenotabile alla segreteria della Cofas, in viale Rovereto 61, orario d’apertura, dal lunedì al venerdì 8,30-12,30; 14,30-18 18.

Pa.Pi.  

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