Accoglienza è la parola che probabilmente meglio rappresenta la Val Rendena, che da terra di emigrazione è divenuta a valle alpina che ha saputo valorizzare lo splendido territorio naturale per proporre un’apprezzata offerta turistica. Dall’intuizione di Giovanni Battista Righi di proporre questo territorio ai visitatori, alle esplorazioni delle montagne che hanno richiamato alpinisti da diversi Paesi, passi avanti ne sono stati compiuti.

Gli oltre 10 mila abitanti distribuiti tra Verdesina e Madonna di Campiglio (5.500 posti letto alberghieri sugli 8mila totali) oggi non potrebbero più immaginare una Val Rendena senza turisti, non solo in estate ed inverno.

Per comprendere il fenomeno, alcuni dati sono utili. Nel 2017 in ambito alberghiero (hotel, garnì e residenze turistico alberghiere), sono stati 246.269 gli arrivi (+7,9%) e 1.122.974 (+6,4%) le presenze. Nel 2016 e 2017, sono state superate il milione di presenze annue. La stagione principale è l'inverno con circa 2/3 delle presenze. L'extralberghiero, tra alloggi privati, seconde case, b&b, campeggi, rifugi, case per ferie, affittacamere, cav, agritur in tutta la Val Rendena conta ben 50 mila posti letto. Questo è connesso in particolare a scelte effettuate in passato.

L’Apt di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena sta elaborando anche i dati relativi all’ultima estate: giugno con il segno più, meno bene luglio (ma quello di 12 mesi fa era stato il miglior mese di luglio di sempre), agosto sui valori del 2017; ci si aspetta un settembre positivo anche grazie alla Conferenza Internazionale dei Geoparchi Unesco che dall'8 al 14 settembre ha portato oltre mille partecipanti tra esperti, accompagnatori e famigliari.

Turismo dunque con tante luci in ambito economico ma anche sociale per la possibilità di incontro che la popolazione ha con persone provenienti da tutto il mondo, affascinati dall’Adamello-Presanella e Dolomiti di Brenta, incastonate nel Parco Naturale. Nello stesso tempo il lavoro in questo ambito porta ad essere impegnati intensamente in alcuni periodi a discapito della possibilità di vivere momenti in comunità e famiglia.

Crescente è l’attenzione alla cultura locale oltre che ai prodotti del territorio, aspetti sempre più apprezzati e che fanno la differenza.

Per quanto attiene la vita delle comunità cristiane, anch’essa si adatta ai ritmi dettati dalle stagioni turistiche. I quattro parroci insieme ai collaboratori fissi e ai sacerdoti e religiosi che giungono per periodi di vacanza o insieme a gruppi, con le comunità camminano ponendo attenzione ai residenti ed ai turisti che apprezzano la possibilità di occasioni di preghiera che diano senso e forza ai momenti dedicati al riposo, contatto con la natura ma anche all’impegno per offrire una accoglienza vera.

Le ricche tracce di storia ed arte custodite nelle Chiese parrocchiali, cimiteriali ma anche nei numerosi capitelli ed affreschi a tema religioso realizzati sulle case, testimoniano una fede radicata nella storia.