Nuovo braccio di ferro tra Stato e Provincia autonoma di Trento. Dopo quello sulla voluntary disclosure sui capitali all’estero, ora la Giunta provinciale impugna davanti alla Corte costituzionale alcune norme della manovra di bilancio nazionale che riguardano la sanità e la finanza locale. Nel mirino di Piazza Dante una norma che prevede la compartecipazione del Trentino alla spesa sanitaria nazionale. Una partita da circa 50 milioni di euro

Il secondo nodo riguarda la finanza locale e il fondo pluriennale vincolato: il governo vorrebbe estendere anche ai comuni trentini le sanzioni per il mancato rispetto dei vincoli del pareggio di bilancio.

Norme che, secondo la Provincia di Trento, violerebbero lo Statuto e i principi di autonomia finanziaria.