Nervi saldi

Lunedì 28 luglio. A Rovereto il sindaco Miorandi invoca la chiusura immediata del centro di accoglienza di Marco. A Trento la giunta provinciale rassicura: quell’esperienza è conclusa. Nelle stesse ore, l’agenzia di informazione “Redattore sociale” batte poche righe: “Profughi assistono malati psichiatrici. Integrazione e risparmio: funziona l'esperienza di Trento”, dando conto del primo bilancio della sperimentazione avviata da oltre un anno da Comune di Trento e Servizio provinciale di salute mentale con un gruppo di profughi sbarcati a Lampedusa (raccontata da Vita Trentina sul n. 47/2013). Sono giovani fuggiti nel 2011 dal conflitto libico e transitati da quello stesso centro di Marco, finito ora nel mirino. Di fronte al rischio che a prevalere siano reazioni frettolose, irrazionali e fondate sull’emotività, giova ricordare che la responsabilità penale è sempre individuale. Positivo l’invito alla calma e al “non lasciarsi prendere dall’emotività” del presidente Rossi e saggio il consiglio di Bombarda (vedi riquadro) ad aspettare le conclusioni dell’indagine in corso.

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