Immigrazione, calano i residenti

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Immigrazione. Per la prima volta da vent’anni la percentuale di cittadini immigrati residenti in Trentino registra un calo: nel 2014 sono l’1,4% in meno rispetto all’anno precedente. Lo evidenzia il Rapporto annuale 2015 sull’immigrazione in Trentino elaborato dal Centro informativo per l’immigrazione (Cinformi) della Provincia di Trento.Tra le cause del fenomeno in controtendenza, oltre alle acquisizioni di cittadinanza, ci sono il calo dei nuovi arrivi, dei ricongiungimenti familiari, le sempre più consistenti partenze degli stranieri dal Trentino verso altre mete e la diminuzione del tasso di natalità fra i migranti.

 Al 1 gennaio 2015 sono 50.104 i cittadini stranieri residenti in provincia di Trento, pari al 9,3%.

Due terzi degli stranieri residenti in Trentino provengono da Paesi europei: con in testa la Romania, seguita da Albania e dal Marocco.

Il 20% degli stranieri ha un’età compresa tra 0 e 14 anni, mentre il 3,6% supera i 65 anni. Nel corso del 2014, in Trentino sono nati 833 bambini da entrambi i genitori stranieri. Nel 2014 si è registrata una diminuzione pari all’8,9% dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro e del 4,8% dei permessi per motivi familiari, mentre sono aumentati invece del 4,5% i permessi rilasciati per motivi di studio. Le richieste di asilo politico hanno subito un aumento molto più incisivo, +695,2%.

“Un calo dovuto soprattutto alla crisi economica” spiega la sociologa e curatrice del Rapporto Serena Piovesan. (ascolta qui sotto)

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