L’OCSE a Trento rischia la chiusura

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Con un bilancio provinciale sempre più “magro”, rischia di svanire l’accordo con il Governo Italiano che nel 2003 aveva portato all’apertura, a Trento, di una prestigiosa sede dell’OCSE, l’organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo. Il tema viene ripreso oggi dal settimanale Vita Trentina. Quella di vicolo San Marco, nell’ex convento agostiniani, è una delle quattro sedi operative dell’OCSE nel mondo, costola della sede centrale di Parigi di un’organizzazione intergovernativa con 34 Paesi membri. Studia contesti socio-economici ed elabora strategie da sottoporre ai politici. In Trentino OCSE ha lavorato in stretta sinergia con l’Agenzia del Lavoro; in Italia con le Regioni Lombardia e Puglia. Qui ha trovato inoltre terreno fertile quanto a buone prassi – basti pensare al modello cooperativo – da proporre anche all’estero: oltre 18 mila funzionari governativi da tutto il mondo sono venuti in visita in Trentino dal 2003 ad oggi. L’accordo con la Provincia – che finanzia il Centro con 600 mila euro all’anno – scade nel 2015. Tutto da verificare l’eventuale rinnovo. Il Pd ha presentato interrogazione in Consiglio, il Governatore Rossi nicchia: “Nulla di deciso, si valuterà eventuale prosecuzione”.

Il direttore della sede OCSE Stefano Barbieri ai microfoni di Trentino inBlu:  

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