Al “Tambosi” i bambini fanno musica con “Il Diapason”

Ukulele, tamburi, maracas e legnetti. Tra le mani di bambine e bambini dai 3 ai 6 anni della scuola equiparata dell’infanzia “Antonio Tambosi” di Trento per prendere confidenza con i suoni e le atmosfere musicali, per farci l’orecchio, per acquisire sensibilità, guidati dalla maestra del Diapason Alice Cunego. Accanto al Liceo musicale, in via Francesco Ferruccio, ogni giovedì la quarantina di alunni della scuola viene divisa in tre gruppi e, per 45 minuti, è “Musica maestra!”, un progetto che va avanti da qualche anno, frutto della collaborazione tra il “Tambosi” e la scuola musicale “Il Diapason”.

Sabato 18 gennaio, dalle 9.30 alle 13 nel corso di un Open Day, la proposta, come tutte le altre della scuola, compresi l’insegnamento dell’inglese e del tedesco, sarà presentata in vista delle iscrizioni del prossimo anno. “Musica come linguaggio, tappa di un più ampio percorso educativo che permette al bambino di esprimere sé stesso e relazionarsi con gli altri”, afferma Sara Tonazzolli, coordinatrice pedagogica del “Tambosi”. “Al centro è il bambino – aggiunge Cunego – attraverso tre momenti che scandiscono l’appuntamento del giovedì: l’accoglienza tramite una canzone, l’attività vera e propria di accostamento alla musica, pratica e poi l’ascolto e la produzione”.

“Questo progetto nasce anche per la passione musicale di alcuni genitori – sottolinea Daniele Dati, vicepresidente del “Tambosi” -. Musica maestra non è relegata tra le proposte didattiche e opzionali, ma è un’attività fondamentale che contraddistingue la nostra scuola ed è prevista dal progetto educativo annuale”. “Questo è un progetto per creare relazioni, insieme, anche tra scuole – sostiene Rolando Lucchi, direttore de “Il Diapason” -. Questa tra noi e il ‘Tambosi’ è una collaborazione significativa in una realtà formativa complessiva dove la musica è una presenza intermittente. Per noi è strategico stare accanto a chi fa formazione”.

“La finalità che la scuola persegue – prosegue Dati – è lo sviluppo della sensibilità alla musica per fornire a tutti i bambini le basi del linguaggio musicale attraverso una serie di esperienze divertenti e stimolanti. A partire dal presupposto che la musica ha un ruolo molto importante nella vita e nella crescita di ogni bambino”. “L’obiettivo – conclude Lucchi – è fare in modo che ciascun bambino si senta parte di un contesto sonoro molto ampio e sfaccettato e possa vedere la musica non solo come qualcosa da ascoltare ma anche da produrre e sperimentare in prima persona”.

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