Capriana: una storia segnata dagli incendi

Lo stemma di Capriana

Il toponimo nel 1224 era Cavrianum. Più tardi diventa Caveriana e Cavrianae, quindi nel 1304 è Cauriana. La prima citazione renderebbe insicura la derivazione dal nome latino Caprius che invece è confortata dalle citazioni successive.

Geograficamente della valle di Cembra, storicamente rientra nella sfera politico religiosa di Fiemme. La sua storia è segnata dagli incendi: ben nove in 15 anni. La stessa chiesa di S. Bartolomeo del 1216 fu distrutta totalmente dall’incendio del 2 agosto 1861. Riedificata nel 1869, fu dedicata ai SS. Gerardo e Lazzaro. L’economia è agricola (patate e viti). Nella stagione estiva si registra un buon flusso turistico.

Lo stemma è stato riconosciuto il 23 gennaio 1930. Su sfondo azzurro reca un pastorale e una spada d’argento con la punta in basso, le infule attraversanti il pastorale e la spada sono posti in decusse. La mitria vescovile è in oro. Gli ornamenti esteriori prevedono una corona murale di Comune inferiore a 3.000 abitanti con fronde legate da un nodo rosso con cocche e nastri bifidi. La forma dello scudo e altri dettagli erano diversi dall’attuale: lo stemma miniato annesso al R.D. presenta uno scudo accartocciato con campo ovale, mentre la carta intestata in uso presenta uno scudo sannitico.

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