Dro, terza edizione della “Festa dello Sport”

L’ inaugurazione del campo sportivo a Oltra
Sabato 1° aprile si è svolta a Dro la terza “Festa dello Sport” organizzata dall’Associazione Orainsieme, le Parrocchie di Ceniga, Drena e Dro e l’Assessorato allo Sport del Comune di Dro.

In mattinata, l’U.S. Dro ha inaugurato il campo sintetico al centro sportivo di Oltra, nuovo spazio ludico importante anche per lo svolgimento dei campionati giovanili. Tra gli altri interventi, l’assessore allo sport, Claudio Mimiola, ha spiegato come Dro, negli ultimi decenni, abbia avuto una significativa evoluzione a livello sportivo, sia in quantità di società coinvolte sia in capitale umano che vi ha lavorato, ma anche delle infrastrutture che si sono sviluppate. “Siamo partiti da un campo dell’oratorio – ha ricordato – e siamo arrivati a questa cittadella dello sport”.

“Sono stati molti i sacrifici fatti per arrivare sino a qui – ha aggiunto il sindaco Fravezzi – eppure oggi i fatti parlano e i nostri ragazzini hanno opportunità incredibili”. La cerimonia è terminata con la benedizione del campo da parte del parroco, don Stefano Anzelini, che ha ricordato come il paese, a volte, possa sembrare distante dalle vicende della società calcistica, ma che invece tutti seguono con interesse il percorso della squadra, che milita in serie D.

In serata, la Messa ha concluso la giornata di festa con la benedizione degli sportivi; al centro della celebrazione le parole di Papa Francesco: “metterci in gioco”. “Il Papa parlando ai giovani e agli sportivi invita non solo a giocare ma a mettersi in gioco nella vita come nello sport – è stato ricordato durante la celebrazione – un mettersi in gioco nella ricerca del bene, nella chiesa e nella società con coraggio ed entusiasmo. Non accontentiamoci di un ‘pareggio’ ma diamo il meglio di noi stessi spendendo la vita per ciò che davvero vale”.

All’interno del programma della festa c’è stata inoltre la proiezione del film “Crazy for football”, film-documentario italiano prodotto nel 2016 e diretto da Volfgango Debiasi. Il film racconta la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici provenienti da diversi dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uniti da un sogno: quello di partecipare ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka, in Giappone.

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