Il nuovo Comune deriva dalla fusione (1 gennaio 2016) dei Comuni di Pieve di Bono e Prezzo. La sede municipale è a Creto, già capoluogo di Pieve di Bono. Pieve deriva dal latino Plebs, plebis, cioè “pieve, popolo”. Ma anche “parrocchia di campagna”. Nel 1221 si trova scritto: versus Bonum… de plebatico Boni. Prezzo localmente si dice Prec.
L’economia si basa su industria, commercio, artigianato e agricoltura, oggi affiancata dal turismo. Prezzo è sparso sulle pendici del Doss sulla destra del Chiese, in posizione aperta, panoramica e soleggiata. È stato distrutto durante la Prima guerra mondiale nel 1916-17.
Il 13 dicembre 2017 la Giunta provinciale ha approvato lo stemma del nuovo Comune di Pieve di Bono-Prezzo. Vi è raffigurata, su una campagna di rosso, una montagna di verde che entra in un cielo d’azzurro con due cime in forma di triangoli che toccano i fianchi, caricate, quella a destra, d’un trifoglio d’argento e quella di sinistra d’una ruota di carro di 12 raggi, d’argento; al di sotto, fondato sulla campagna, figura un colonnato di sei colonne, con basamenti e capitelli, che reggono cinque archi a tutto sesto ed un architrave rettangolare: il tutto al naturale. Corona e ornamenti di Comune con fronde legate da un nastro tricolore.