Taglio ritardato, pensare ai gerani, la canfora

TAGLIO RITARDATO. Le rose, a cespuglio e rampicanti, particolarmente quelle riparate dai venti del nord, hanno già ingrossato le gemme ed emesso i primi teneri germogli. Nei giardini posti a quote superiori ai 500-600 metri di altitudine sono invece in totale stasi vegetativa. Il germogliamento è ritardato dalle condizioni climatiche avverse delle ultime settimane. Molte sono ancora sotto la neve. Queste non vanno pertanto sottoposte a tagli di potatura, nemmeno di accorciamento. Conviene invece lasciarle stare in attesa dei primi tepori primaverili. Il consiglio trova giustificazione nel pericolo che le piante corrono per gli eventuali e non improbabili ritorni di freddo o gelate tardive.

PENSARE AI GERANI. Bisognerà attendere dopo la metà di marzo quando le temperature si saranno stabilizzate per portare i gerani che hanno in casa svernato all’esterno. Solo allora si procederà alla potatura definitiva. Se presentano cacciate lunghe e filanti i contenitori si devono spostare ora in posizione più luminosa.

Attendere almeno 10 giorni prima di spostarli sul poggiolo o terrazzo. L’eventuale rinvaso  va fatto ogni 2-3 anni. Diversamente, annualmente,  è bene sostituire il terriccio più superficiale (3-5 cm.) con un buon terriccio universale o specifico per gerani. In occasione della potatura si possono fare anche talee utilizzando cacciate robuste e sane.

LA CANFORA. La canfora è una pianta di origine asiatica molto adatta a occupare gli ampi spazi di giardini e parchi. L’aromaticità del suo fogliame ne fa un albero insetticida naturale in grado di tenere lontano qualsiasi inetto quali zanzare e moscerini.

Da mettere a dimora in pieno sole, da giovane abbisogna di abbondanti bagnature, anche se tollera lunghi periodi di siccità. Vuole terreno profondo e fresco, ben drenato, leggermente acido.

A maturità diventa molto espansa per cui  richiede spazio sufficientemente grande. Ha tronco possente e raggiunge  e supera i 30 metri di altezza. Emana un odore intenso e pungente al semplice sfregamento tra le mani delle foglie.

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