Curioso Kiwano, viole senza profumo, azalea sofferente

CURIOSO KIWANO. Una signora di Trento ci scrive chiedendo lumi intorno ad uno strano frutto esotico che le è stato regalato durante le festività di fine anno.

Dalla descrizione non abbiamo dubbi nel dire che si tratta del Kiwano (Cucumis metuliferus) che nasce da piante rampicanti vigorose originarie dell’Africa centrale, amante del caldo, pieno sole e tollerante lunghi periodi di siccità.  I frutti sono oblunghi e a  buccia spinosa, inizialmente verdi e poi color arancio. Il sapore è piacevole e rinfrescante. E’ un dissetante naturale e poco calorico. E’ stretto parente del più comune nostro melone. E’ ricco di vitamina C e di potassio. Va tagliato a spicchi e mangiato col cucchiaio. La polpa è saporita, delicata e tenera. Si presta ottimamente per la preparazione di curiosi antipasti, per addolcire e guarnire macedonie e sorbetti.

Da noi vegeta, ma, come molti frutti esotici  (ananas, mango, papaia)  non fruttifica. Ma è sempre una bella e pianta ornamentale.

VIOLE SENZA PROFUMO. La viola del pensiero appartenente alla famiglia delle violacee esiste come specie pura o ibrida. In questo periodo sono in fiore le specie ibride molto colorate in composizioni invernali. Fioriscono a lungo se poste in serre fredde, scale o verande, ma anche in zone esterne riparate. Le viole del pensiero hanno fiori grandi e molto colorati che vanno dal bianco,  al rosso, giallo, screziate, fino  al nero puro. Hanno cinque petali con centro scuro o giallo in netto contrasto con il resto del fiore.  Le foglie sono verdi, grandi , ovate e non molto decorative. Tutte sono prive di profumo. Non temono il freddo e amano esposizioni parzialmente ombreggiate. Non vanno confuse con le viole mammole che invece hanno fiori rigorosamente blu e sono intensamente profumate.

AZALEA SOFFERENTE. Una lettrice ci ha inviato una fotografia della sua bella pianta di azalea in vaso. Chiede come mai le foglie sono diventate rossastre, chiazzate di bianco, tanto da sembrare sporche. Contestualmente i tanti boccioli presenti non si aprono, anzi cadono.

Dall’immagine non ci sono dubbi che si tratti di un grave attacco di ragnetto rosso che nutrendosi della linfa debilita fortemente la pianta. Più colpita è la pagina superiore. E’ necessario intervenire subito con un buon acaricida bagnando bene la vegetazione. Naturalmente le foglie non ritornano verdi e se quelle nuove si decolorano rapidamente intervenire subito con il prodotto insetticida. In commercio ne esistono di molto blandi e adatti a piante da interno.

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