Asimina triloba, ramati alle rose, dosare i concimi

ASIMINA TRILOBA. Originaria degli USA questa pianta può prosperare anche in zone con inverni piuttosto freddi. E’ un albero ornamentale. Il fogliame è di colore verde intenso in estate mentre in autunno assume una colorazione giallo oro. I frutti sono bacche oblungo-cilindriche a buccia liscia in estate e giallognola a maturazione. Hanno polpa inizialmente bianca che a maturazione diventa gialla e di consistenza cremosa. Quando sono maturi emanano un forte aroma misto tra banana, mango e ananas. I frutti dell’asimina triloba hanno un elevato potere nutrizionale essendo ricchi di vitamine A e C, e sali minerali,. In particolare: potassio, calcio, magnesio e fosforo. Si raccolgono a partire dal mese di settembre ed in forma scalare. L’asimina si conserva bene in frigorifero per una settimana. Ogni frutto contiene 15-20 semi di colore scuro molto simili per forma e dimensione a quelli del fagiolo.

RAMATI ALLE ROSE. La ticchiolatura della rosa, melgio nota anche con il nome di “macchia nera” è una malattia causata da un fungo che attacca con particolare virulenza tutte le rose, siano esse rampicanti o a cespuglio, coltivate in giardino, aiuola, bordura o in vaso. Si manifesta con vistose ed antiestetiche macchie dapprima clorotiche che poi diventano nerastre. Le foglie colpite dapprima ingialliscono e poi cadono. Le rose soffrono e la fioritura ne viene compromessa. Il contenimento della ticchiolatura è non è difficile purché si intervenga con trattamenti periodici e comunque dopo ogni pioggia utilizzando miscele a base di rame (metallo, poltiglia bordolese o ossicloruri). Nell’occasione è bene aggiungere alla miscela anche un buon antioidico per combattere il mal bianco, l’altra temibile malattia da fungo che aggredisce questo fiore colpendo in particolare i nuovi getti apicali.

DOSARE I CONCIMI. In questo periodo molti appassionati di giardino o orto stanno distribuendo i concimi chimici, magari approfittando delle piogge che favoriscono lo scioglimento e la penetrazione nel terreno a livello radicale dei nutrienti. Va ricordato che tutte le piante, siano esse da frutto, da giardino o da fiore, mal sopportano apporti nutritivi in eccesso. E’ sempre meglio difettare che esagerare. il primo difetto trova pronta correzione alcuna, il secondo no. Prima di concimare bisogna leggere attentamente l’etichetta che riporta le caratteristiche e le dosi dei singoli prodotti fertilizzanti. E’ saggio è chi non supera mai le dosi consigliate. Usare di preferenza prodotti in polvere da sciogliere nell’acqua di innaffio avendo l’accortezza di non bagnare le foglie al momento della distribuzione. Se succede annaffiarle subito con acqua pulita.

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