Trapiantare il radicchio

TRAPIANTARE IL RADICCHIO. E’ tempo di procedere al trapianto di cicorie e radicchi, le classiche verdure da foglia autunnali che piacciono soprattutto nelle varietà a foglie rosse. Poste nel terreno adesso saranno pronte per il consumo prima dell’autunno.

Si tratta di ortaggi versatili che vanno seminati a febbraio per la capacità di germinare a basse temperature e per il veloce tasso di crescita. Ma vano bene poste a dimora anche a partire da settembre. In questo caso si utilizzano piantine già sviluppate da trapiantare. Evitare di seminare o trapiantare tra maggio e giugno in quanto le alte temperature e la forte insolazione possono danneggiare e deprezzare il prodotto. Adesso vanno trapiantate radicchio rosso di Treviso, radicchio roso a palla di Verona o di Chioggia e cicorie verdi pan di zucchero e bianca invernale. Fra i radicchi verdi sta prendendo piede quello a grumolo nero, piccolo a foglie molto carnose, ma non dure, resistente al freddo, di colore verde scuro e particolarmente affidabile.

LA NOCCIOLAIA. Un nostro lettore della val di Fiemme ci fa sapere che le sue piante di nocciolo da qualche anno, quando i frutti stanno ingrossando (luglio), il picciolo si secca; altri frutti assumono una colorazione marrone nel punto di attacco che poi invade tutto il frutto che rimane vuoto.

Il malanno descritto è causato dalla puntura di un insetto denominato cimice nocciolaia. Gli adulti, lunghi 10-14 mm. sono di colore scuro e svernano in svariati ricoveri naturali. Nei mesi di giugno-luglio si portano sulle piante di nocciolo ed infiggono gli stiletti dell’apparato boccale nel frutto in via di ancora molto tenero ed in via di formazione o nel picciolo.

Battendo i rami sopra un telo bianco stesso su terreno il lettore dovrebbe raccogliere anche adesso esemplari adulti. All’inizio della prossima estate si accerti con lo stesso sistema della presenza della cimice ed in presenza provveda ad un trattamento chimico a base di piretro naturale o Confidor. Ripetere l’intervento dopo 8-10 giorni.

SEMINARE I CICLAMINI. “I miei ciclamini sono ormai fioriti e presentano in cima agli steli delle capsule contenenti i semi, piccoli e neri. Si possono seminare? Nasceranno nuove piantine?” è la domanda di un lettore. La moltiplicazione del ciclamino avviene normalmente per seme. In questo periodo si possono quindi raccogliere i semi delle capsule mature ed eseguire la semina in terrine o altri contenitori idonei da porre all’aperto o in serra fredda. Al momento della semina i semi essendo molto piccoli e leggeri vanno mescolati a sabbia fine e quindi interrati a file parallele in terriccio leggero e sabbioso. Coprire con poca terra e inumidire il terreno. Mantenere il contenitore all’ombra nebulizzando di tanto in tanto. La germinazione avviene in circa 40 giorni. Appena le piantine emergono dal terreno aumentare la luce e porre il contenitore in zona ben ventilata. Eliminare le piante più deboli, filanti e meno vigorose. Quando saranno alte almeno 15 cm. trapiantare in contenitori singoli.

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