“L’amore non sta in piedi senza la libertà”. Con queste parole l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha spiegato, nel giorno di Pasqua, in un Duomo di Trento gremito, l’amore di Dio. “I femminicidi dicono quanto è nefasto l’amore che si impone. Dio non si impone, ma si offre attraverso il cammino della fede”. Perché “anche l’uomo è un burattino se non può avere la libertà di sottrarsi all’amore: perché se non c’è la libertà di sottrarsi non c’è l’amore. Che lezione per quest’ora della storia di relazioni tossiche, dove imponiamo l’amore e ce ne facciamo un baffo della libertà”.
Da sempre la Pasqua consegna anche il messaggio di un amore che vince la morte. “L’amore resiste alla morte. La prova ne sia che la morte non riesce a spezzare il legame con le persone che abbiamo amato. In mille modalità manteniamo in vita chi ci ha amato e si è congedato da noi con la morte. L’amore resiste alla morte. L’esperienza ce lo dice. La nostra vita reagisce e mantiene in vita nella nostra percezione esistenziale chi ci ha lasciati”.
Monsignor Tisi ha parlato anche della “infinità di sepolcri a cielo aperto, da Gaza al Myanmar, dall’Ucraina al Sudan“. “La nostra umanità è paralizzata dalla paura. Su di essa, sulla paura, gioca chi ha in mano le sorti del mondo. La paura del nemico, di non essere mai abbastanza sicuri, il timore dei migranti, l’ansia legata alla fragilità economica. Lavorando su queste paure, chi ha in mano le sorti del mondo raggiunge due risultati: dominare le persone e accrescere in maniera esponenziale i problemi che si vorrebbero eliminare”.
Sempre in quest’ora della storia, però, c’è la speranza, che ha il volto “di madri che si occupano dei figli disabili con una tenerezza infinita, di giovani che hanno il coraggio di parlare – come è stata Sara (Piffer, ndr, la ciclista di Palù di Giovo morta dopo essere stata investita da un’auto lo scorso gennaio). Questi segni segni sono presenti. Io credo che Cristo è Risorto. A voi cercarli nelle vostre case, nelle vostre famiglie e sul posto di lavoro. Cercatele lì, dove il volto del fratello si fa per noi di tenerezza. Cercatele lì, perché per fortuna, mentre i potenti del mondo governano le paure, il Risorto sta scrivendo storie di Risurrezione“.