Rinvaso delle grasse

RINVASO DELLE GRASSE. Le piante grasse vanno rinvasate quando le piante dimostrano di aver esaurito i nutrienti contenuti nel terriccio o quando le radici fuoriescono dal foro di sgrondo del vaso. Questa operazione è legata all’età della pianta, alla grandezza del vaso, alla composizione del terriccio e alla frequenza delle irrigazioni. Il periodo migliore è quello che precede il risveglio vegetativo della pianta che coincide con i mesi di febbraio e marzo, anche se in caso di necessità si può eseguire in altri momenti con esclusione del periodo compreso fra ottobre e dicembre. Eseguendo il rinvaso durante il periodo vegetativo occorre tenere il terriccio rigorosamente asciutto ed attendere l’inizio del periodo vegetativo prima di irrigare.

DAGLI ALLE COCCINIGLIE. Tra gli insetti delle piante le cocciniglie sono un grave problema per la facilità della loro diffusione ed il vasto numero di specie vegetali che attaccano. le cocciniglie sottraggono linfa e le sostanze nutritive della pianta grazie l’azione del loro apparato boccale. Così le foglie infestate ingialliscono, deperiscono, ed in caso di forti e prolungati attacchi, cadono causando sofferenza in tutta la pianta. Attacchi ripetuti nel corso degli anni possono portare a morte la pianta, soprattutto se giovane e tenera. Le cocciniglie superano la stagione fredda in diverso stadio (uovo, larva o adulto) restando pressoché inattive. Tra le specie più dannose figurano le cocciniglie cotonose o lanigere. La lotta va fatta adesso perché i trattamenti risultano efficaci soprattutto se le colonie che spesso più tardi formano manicotti continui che coprono i rametti e le foglie sono ancora poco numerose. Si usano insetticidi a base di olio bianco attivato o specifici disponibili in commercio anche in confezioni piccole uso balcone e giardino. Bagnare bene l’intera vegetazione.

VIVAIO IN CASA. Per alcuni ortaggi il ciclo vegetativo è lungo e può durare anche tre mesi. Questo fa sì che durante il periodo primaverile non si abbia alcun raccolto e si attenda solo che i semi germoglino. Per potere sfruttare i mesi con temperature primaverili ed avere raccolti che durano a lungo ci sono due possibilità. La prima consiste nell’acquistare piantine pronte al trapianto. Il vantaggio è che fanno risparmiare lavoro. Lo svantaggio è che le varietà disponibili sono poche. La seconda consiste nel coltivare in proprio le piantine. Si tratta di seminare in tempo in casa e poi trapiantare appena le temperature lo permettono. La semina si può fare in cassette riempite di terriccio oppure in piccoli vasi. Nel primo caso appena alla terza foglia le piantine vanno levate singolarmente e trapiantate a radice nuda in vaso sul balcone o in aiuola. Quelle in vasetti però sono più sicure in quanto si trapiantano con il pane di terra che assicura un immediato e pronto attecchimento.

Dopo la semina e durante il germogliamento cassette o vasetti si devono tenere in posizione luminosa (veranda) e in luogo con temperature di 18-20 C°.

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