In attesa della proclamazione delle Genziane (sabato 3 maggio), prosegue al Trento Film Festival l’assegnazione dei premi speciali, collaterali. Il premio Dolomiti patrimonio mondiale, promosso dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dalla Sat, è andato a “Muyeres” (doc in concorso) della spagnola Marta Lallana sulla tradizione orale asturiana mentre a “The wolves always come at night” dell’australiana Gabrielle Brady, film in concorso già vincitore del premio Energia sostenibile che si candida plausibilmente anche ad una Genziana, è stato assegnato il premio Green film. Il documentario, che, per quanto accurato nella scrittura risulta un ibrido tra doc e fiction, racconta degli effetti del cambiamento climatico in Mongolia. A causa della siccità, molti nomadi – in questo caso una coppia con 4 figli, allevatori di capre che venivano fatte pascolare nel deserto del Gobi – sono costretti a trasferirsi in città.
“Trog” (anche questo doc è in concorso), dell’austriaca Ella Hochleitner, si è invece aggiudicato il premio “Amelia de Eccher-per donne di cinema e di montagna”. Al centro la storia di una fattoria vecchia di 500 anni e delle generazioni che l’hanno vissuta. Infine, il Città di Imola è stato assegnato ad “Altrove” di Gabriele Canu. Con la scusa delle salite alpinistiche, il doc riflette, “in un altrove inesplorato”, sui successi sportivi, le relazioni che in montagna possono svilupparsi fino all’amicizia e “all’alpinismo come cura dell’anima”.