Diradare l’albicocco

DIRADARE L’ALBICOCCO. Il diradamento è una pratica che permette di avere una produzione di albicocche di buona pezzatura. L’operazione va eseguita al momento in cui i frutticini hanno concluso la fase detta della scamiciatura, cioè quando hanno perso tutti i residui dei calici fiorali. ed è avvenuta la cascola naturale.  Il diradamento va poi completato quando il nocciolo inizia ad indurire. Co diradamento si devono eliminare i frutti in sovrannumero in maniera che i rimasti non si spingano a vicenda in fase di crescita. Col diradamento vanno levati i frutti di pezzatura più piccola, quelli posti in ombra e quelli con difetti di forma o attacchi di malattie ungine.

TUTORI E LEGATURE. La maggior parte degli ortaggi rampicanti non hanno bisogno di essere legati a tutori in quanto dotati di cirri in grado di arrampicarsi da soli. Altri invece come la melanzana, peperoni e pomodori vanno legati a tutori stabili  per evitare che si spezzino a causa del peso delle bacche o sotto l’azione del vento. Per la legatura esistono vari mezzi. Lasciate da parte le strope o vimini oggi in commercio ci sono legacci dotati di anima in ferro, ma meglio fatti di amido di mais o di materiale plastico più o meno grossi. Ottima è anche la rafia totalmente biodegradabile e quindi altamente ecologica.  Le legature vanno fatte bene e non tropo strette perché altrimenti la strozzatura del fusto in accrescimento causa l’interruzione del passaggio della linfa e dei nutrienti. Pertanto si consiglia di controllare periodicamente lo stato delle legature.

SEMINE CORRETTE. Gli ortaggi a seme piccolo quali le  carote, ma anche ravanelli, lattughe e insalate, vanno seminate molto rade per favorire una crescita ottimale e soprattutto per stimolare l’ingrossamento del fittone. Al momento della semina invece succede che per non dover  conservare per l’anno prossimo mezza bustina, tutte le sementi in essa contenute vengano sparse sull’aiuola troppo piccola. A poco vale sperare di porre rimedio eseguendo il diradamento manuale dopo l’emergenza. La semina troppo fitta limita fortemente fin dall’inizio la crescita libera delle piantine. Ecco perché per quanti incorono in questo inconveniente si consiglia di acquistare le cosiddette sementi in pillola o a nastro. Si tratta di materiale innovativo. Costano un poco di più, ma assicurano emergenze sicure.

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