Castagne e marroni

CASTAGNE E MARRONI

Un piccolo lettore di Rovereto (G.L.) che ha sentito parlare di castagne e di marroni chiede se identificano il buon frutto del castagno o se vi sono differenze tra i due termini.

L’autunno è il momento ideale per assaporare le castagne. Si parla spesso di castagne e marroni senza saperne il loro vero significato. Anche da parte degli adulti. Sono due cose diverse.

Le castagne sono di piccole dimensioni (90 frutti per Kg.), hanno colore bruno uniforme della buccia, forma semisferica o conica e soprattutto buccia spessa e coriacea con pellicola interna (che i botanici chiamano “episperma”) che penetra all’interno nel frutto. Operazione di pelatura risulta così difficile.

Il marrone è grosso, colore chiaro e striature ben marcate, forma ovale e allungata, buccia sottile con pellicola interna che non penetra nella polpa e che si stacca con facilità. Polpa gustosa e dolce che ha il pregio di non disfarsi con la cottura.

Il marrone è perfetto per farne caldarroste

GERANI APPESI. Per quanti dispongono di poco spazio per conservare i gerani all’interno durante l’inverno suggeriamo una ricetta andata in disuso, ma molto diffusa fino a qualche decennio fa, valida tutt’oggi. Al momento del ritiro i gerani vanno levati dai vasi, potati fino ad un terzo della lunghezza, vanno scrollati della terra che avvolge le radici. Le piante così preparate si appendono alla parete di un locale interno dove rimarranno fino a primavera quando saranno oggetto di nuovo trapianto. Il locale deve essere semibuio e leggermente umido. Con questo accorgimento lo spazio necessario per conservare i nostri gerani sarà molto ridotto.

MOSCA DEL SEDANO. verso l’autunno le piante di sedano evidenziano fogliame punteggiato o completamente ingiallito. La causa del malanno va ascritta sicuramente all’attività della mosca di questa aromatica che, localizzata alla base dei numerosi getti, ne per nutrirsi rode il cespo assumendone gli umori linfatici. La larva è di piccole dimensioni e di color bianco crema.

Il consiglio è di agire prontamente eliminando le piante in avanzato stato di marcescenza. Quelli ancora poco sofferenti devono subire un intervento antiparassitario da insetticida piretroide (Deltametrina, Decis). Usare il prodotto nell’acqua dell’annaffiatoio. Il prodotto è labile e non lascia residui indesiderati sia nel terreno o sulle piante.

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